La rievocazione della Battaglia di San Martino vince anche il maltempo
C’è voluto del coraggio il 24 giugno 1859 ma, fatte le debite proporzioni, ce n’è voluto anche ieri: la rievocazione della più cruenta tra le battaglie della Seconda Guerra d’Indipendenza si è svolta sotto una pioggia battente. Un diluvio iniziato nottetempo che però non ha suscitato dubbio alcuno agli organizzatori: «Magari aspettiamo un attimo, ma la battaglia si fa».
Così al parco del Laghetto si è di nuovo tornati a ricostruire la storica Battaglia di San Martino, questa volta grazie all’associazione Acrimperi che ha chiamato a raccolta altri gruppi di rievocatori, e non solo dall’Italia.
Spettacolo
Tutti coraggiosi a sfidare il maltempo: i figuranti in primis che non hanno pensato neanche per un secondo di desistere, ma anche il pubblico, comprensibilmente non così numeroso ieri mattina. Chi c’era, si è goduto lo spettacolo dalla primissima fila, sotto l’ombrello o sotto pratici poncho in plastica, i rombi dei cannoni, gli spari dei fucili, i combattimenti tra gli eserciti austriaco e francopiemontese.
Ma anche la «vita da campo», con i rievocatori a raccontare degli artigiani (e non solo) al seguito delle truppe, dei soccorsi e dei tantissimi feriti. Come non ricordarlo: proprio da questa battaglia trasse ispirazione Henry Dunant per creare la Croce Rossa di cui sabato a Solferino si è celebrato, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il 160esimo anniversario. La vita da campo è stata interamente protagonista anche della prima giornata della rievocazione, andata in scena sabato e per fortuna baciata da un sole splendente. Così, mentre i soldati delle avanguardie iniziavano a fronteggiarsi nelle prime scaramucce, uno stuolo di bambini e di famiglie ha potuto avvicinarsi alle tende, e vedere da vicino gli antichi mestieri.
È questo, in realtà, il principio che anima i sodalizi come Acrimperi: trasmettere la storia, anzi l’amore per la storia, e mostrare nella maniera il più fedele possibile i fatti e le cornici di contesto in cui si sono svolti. Insomma, tutto sommato e meteo inclemente a parte, è stato un «buona la prima» per il ritorno della rievocazione dopo quattro anni, al parco del Laghetto e non sotto la torre di San Martino.
Prospettive
Tanto che l’assessore alla Cultura Pietro Avanzi sta già guardando alla prossima edizione: «L’obiettivo certamente è riproporla, anche più in grande. Vedremo poi se ci saranno le condizioni per una collaborazione con i Comuni di Solferino e di Pozzolengo, in modo da creare una manifestazione sovracomunale che possa coinvolgere tutti i territori coinvolti in quell’evento storico».
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