La Rai potrebbe perdere Sanremo: secondo il Tar serve un bando
La prima sezione del Tribunale amministrativo regionale per la Liguria ha dichiarato illegittimo l’affidamento diretto alla Rai da parte del Comune di Sanremo dell’organizzazione del Festival di Sanremo per gli anni 2024/2025.
Il ricorso
I giudici hanno deciso che il Comune di Sanremo, fatta salva la prossima edizione, dovrà bandire l’affidamento della kermesse con una gara aperta agli operatori del settore.
Proprio gli operatori del settore, e in particolare Sergio Cerruti (fino a quest’anno presidente dell’Associazione fonografici italiani), avevano criticato l’organizzazione del Festival di Sanremo, presentando ricorso al Tar e additando proprio la concessione automatica dell’uso in esclusiva del Marchio «Festival della canzone italiana» alla Rai.
Nello specifico, il ricorso davanti al Tar era stato depositato dalla Je, una società di edizione musicale di Cerruti, che aveva trasmesso al Comune di Sanremo una manifestazione di interesse «ad acquisire la titolarità dei diritti di sfruttamento economico e commerciale del Festival di Sanremo (compreso il red carpet) e del relativo marchio per curare l’organizzazione e lo svolgimento del Festival di Sanremo e del relativo Red Carpet e le attività di promozione e diffusione allo stesso direttamente o indirettamente connesse».
La decisione del Tar
Alla manifestazione di interesse il Comune – si legge nella decisione del Tar – «non ha fornito riscontro». Pertanto, «a seguito di un incontro tra rappresentanti dell’odierna ricorrente e del suddetto ente, incontro nel corso del quale il Comune avrebbe riferito che nessun affidamento era intervenuto in favore di Rai con riferimento alle future edizioni del Festival», la Je ha impugnato il provvedimento, non conosciuto, con cui il Comune di Sanremo avrebbe affidato a Rai la concessione dell’uso in esclusiva del marchio «Festival della canzone Italiana» di cui è titolare il Comune medesimo (che lo ha registrato nel 2000), e lo svolgimento della 74esima edizione del Festival, nonché di eventuali successive edizioni.
«Con il ricorso, articolato in cinque motivi – prosegue la sentenza – volti a denunciare, sotto diversi profili, plurime ipotesi di violazione di legge e di eccesso di potere conseguenti all’omesso avvio di una procedura di evidenza pubblica avente ad oggetto la concessione dell’uso in esclusiva del Marchio e l’organizzazione del Festival, e corredato da istanza cautelare volta a conseguire la sospensione dell’esecuzione degli atti impugnati», è stata formulata domanda di risarcimento del danno da perdita di chance «per l'ipotesi in cui l’auspicato accoglimento fosse intervenuto successivamente allo svolgimento della 74esima edizione del Festival».
Si erano costituiti in giudizio Rai e il Comune di Sanremo, che avevano chiesto dichiararsi l’inammissibilità del ricorso, in quanto, «tra l’altro, la convenzione impugnata (non prorogata, né rinnovata), stipulata in data 16 dicembre 2021, e gli atti ad essa relativi (anch’essi impugnati; tra essi, la delibera della Giunta comunale n. 310 del 3 dicembre 2021, che ha approvato la bozza di convenzione relativa alla 72esima e alla 73esima edizione) non riguardano la 74esima edizione del Festival (da svolgersi nel 2024), ma soltanto la 72esima e la 73esima edizione, che avevano entrambe già avuto luogo al momento del deposito del ricorso».
La reazione del Comune
«È una sentenza inaspettata, articolata e complessa. Insieme ai dirigenti del Comune e ai nostri consulenti legali, la approfondiremo con scrupolosa attenzione nei prossimi giorni, anche al fine di pianificare le migliori strategie per il futuro». Lo ha detto il sindaco di Sanremo, Alessandro Mager, commentando questa sentenza che nei fatti obbligherebbe il Comune, a partire dall’edizione del 2026, a indire una gara pubblica per il Festival.
Cosa accadrà ora
La prossima edizione 2025, dunque, resterà affidata alla Rai, anche per ovviare ai tempi stretti da qui a febbraio, che non consentirebbero la pubblicazione e l’esito del bando.
L’ipotesi ora è che il Comune di Sanremo attivi nei prossimi anni una procedura pubblica con un concorso ufficiale e aperto.
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