La nuova opera d’arte al deposito delle metro è «Yarda» di Joys
Un altro tassello per il museo d’arte urbana a cielo aperto di Brescia. Dopo le opere di Luca Font e Demsky, al deposito di Brescia Mobilità, in via Magnolini, arriva anche il contributo dell’artista internazionale Joys. Doppio intervento il suo: «Yarda», un murales su una delle pareti interne della sede, e un treno della metropolitana.
L’opera
«Quando ho visto quello che alcuni miei colleghi avevano fatto qui l’ho trovato subito entusiasmante – racconta Joyce –. Lo volevo fare anche io, così quando mi hanno chiamato ero felicissimo. C’è il mio stile, i miei colori: il fatto che un treno viaggi insieme alla gente diventando un’opera in movimento e fruibile da tutti è eccezionale».
Molto soddisfatti anche i committenti: «L’idea è quella di continuare la strada che abbiamo intrapreso – dice il presidente di Metro Brescia, Flavio Pasotti –. I bresciani dicono che la loro metropolitana è un’opera d’arte: bene, noi continuiamo a riempirla di opere d’arte. La street art è particolarmente adatta a questo contesto. Questa opera in modo particolare si inserisce perfettamente. Non ci fermeremo qui. Questo rappresenta non solo l’immagine, ma anche la sostanza del nostro lavoro».
I prossimi progetti
Si continuerà quindi anche nel 2025: «Potevamo fare solo muro, ma abbiamo fatto anche treno, perché ci piace l’idea che porti l’arte in giro – commenta Marco Medeghini, direttore generale di Brescia Mobilità –. Con l’anno nuovo, tenendo conto delle risorse che avremo, avvieremo un intervento sia sul deposito e sui treni, sia nelle stazioni. Vogliamo arrivare a creare un percorso artistico che porti le persone anche qui dentro».
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