La maxi balena della «contea» di Ronco è diventata bianca

Federico Bernardelli Curuz
L’installazione d’arte, collocata all’ingresso della frazione in via dei Rii, è opera di Stefano Bombardieri. Il perché del cambio colore
La balena di Ronco si tinge di bianco: un simbolo di mistero e sostenibilità - © www.giornaledibrescia.it
La balena di Ronco si tinge di bianco: un simbolo di mistero e sostenibilità - © www.giornaledibrescia.it
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La balena, divenuta ormai simbolo dell’autoproclamata «contea» di Ronco, cambia pelle e si presenta sotto una nuova luce: il nero originario lascia spazio al bianco, un colore che richiama il mistero dell’esistenza e il sublime, ispirandosi al celebre romanzo Moby Dick di Herman Melville. L’installazione d’arte, collocata all’ingresso della frazione in via dei Rii, è opera di Stefano Bombardieri, artista bresciano classe 1968, noto per la sua capacità di fondere estetica e riflessione.

Inaugurata nel 2022 e intitolata «Gaia e la balena», rappresenta una bambina che, con una corda, tenta di salvare una balena lunga 20 metri. «È un’opera che richiama l’enorme forza dell’innocenza - spiegava Bombardieri al momento dello svelamento - e ci invita a riflettere sulle sfide globali che il nostro pianeta e le sue biodiversità stanno affrontando».

Ragioni

Il recente restyling è frutto di una scelta stilistica e tecnica. L’artista, in collaborazione con il collega Frisò, ha deciso di virare al bianco per prevenire eventuali deformazioni della struttura causate dal calore estivo. «Il bianco non solo ci permette di proteggere l’opera - hanno spiegato Bombardieri e Frisò -, ma aggiunge un livello simbolico: è il colore dell’infinito, del sublime e della dualità tra bene e male». La trasformazione della balena, sostenuta dalla Galleria Gare 82 di Ettore Marchina, sarà completata nei prossimi giorni con gli ultimi dettagli.

Per Ronco, l’opera non è solo un’attrazione artistica, ma un punto di riferimento identitario, un simbolo che unisce riflessione ecologica e legame con la comunità. A Gussago, dunque, l’arte si fa ancora una volta strumento di dialogo e stimolo per la sensibilità collettiva. La balena bianca di Ronco promette di continuare a raccontare storie e a ispirare chiunque la osservi. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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