La Loggia stanzia 200mila euro per gli affitti dei pensionati

Paola Gregorio
I soldi sono destinati a famiglie con un reddito esclusivamente da pensione. Rispetto agli anni precedenti, provengono tutti dalle casse comunali
Nel 2023 le richieste presentate erano state 224, a fronte di 171 contributi ammessi
Nel 2023 le richieste presentate erano state 224, a fronte di 171 contributi ammessi
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L’emergenza abitativa di chi non può permettersi di pagare un affitto o accendere un mutuo è ormai trasversale. È un problema per giovani coppie, anziani, coniugi separati. La Loggia, per il terzo anno consecutivo, ha rinnovato lo stanziamento dei contributi per l’affitto da assegnare a famiglie con un reddito solo da pensione di vecchiaia o anzianità.

Le cifre

Lo stanziamento è di 200mila euro, che per il 2024 provengono tutti dalle casse comunali. Nei due anni precedenti, invece, la Regione aveva coperto parzialmente con propri fondi –200mila sui 250mila totali nel 2022 e 170mila sui 234mila totali nel 2023, mentre la quota restante arrivava dalla Loggia – le risorse stanziate per il contributo.

«Quest’anno i fondi regionali si sono praticamente azzerati – dice l’assessore alla Casa, Alessandro Cantoni –. Di fronte ad un’emergenza abitativa acclarata non c’è evidentemente la volontà politica di aiutare i cittadini italiani a coronare il sogno della casa. Oggi molti sono costretti a restare con i genitori o a vivere da separati in casa».

I requisiti

Per poter accedere al contributo, che potrà essere al massimo di 1.300 euro, sono necessari alcuni requisiti, illustrati da Massimo Molgora, responsabile dell’area Servizi alle Persone: «Innanzitutto avere un reddito esclusivamente da pensione con un Isee non superiore ai 15 mila euro – spiega –. Il canone mensile inoltre deve essere  superiore del 20% al reddito del mese e non superare i 650 euro netti».

Chi richiederà il contributo non deve poi essere proprietario di una casa e avere un contratto d’affitto sul libero mercato o con canone moderato, e deve alloggiare abitualmente da almeno sei mesi nell’alloggio per il quale paga il canone. «I destinatari non sono dunque coloro che stanno in case con un canone sociale di massimo 650 euro, che eccede della percentuale ricordata le entrate mensili».

In passato

Nel 2022 le richieste presentate erano state 211 a fronte di 188 contributi ammessi, 224 nel 2023 con 171 assegnazioni. «Mi aspetto anche quest’anno un numero simile di domande», aggiunge Cantoni. Le domande potranno essere presentate dalle 9 di lunedì 28 ottobre e fino alle 12.30 del 15 novembre, online tramite il portale servizi del Comune dal quale sarà possibile scaricare l’avviso pubblico e il modulo da compilare.

I sindacati pensionati di Cgil, Cisl e Uil si sono resi disponibili per il supporto alla compilazione e all’invio delle domande. Per informazioni è possibile rivolgersi al servizio casa del Comune in piazzale della Repubblica 1.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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