La lettera dei detenuti ai politici bresciani: «Chiediamo misure alternative»

La Redazione Web
Nella missiva da Canton Mombello, dov’è andato in scena un incontro con gli onorevoli Bazoli, Girelli, Benzoni e Bordonali, una soluzione possibile individuata è la liberazione anticipata
Carcere, incontro tra i detenuti e i parlamentari bresciani
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«Qui a Canton Mombello il problema del sovraffollamento è eclatante. Quindi, perché non iniziare da qui?». A sollevare la domanda sono gli stessi detenuti nel carcere Nerio Fischione di Brescia. Lo hanno fatto in prima persona scrivendo una lettera indirizzata ai parlamentari del Pd Alfredo Bazoli e Gian Antonio Girelli, al deputato di Azione Fabrizio Benzoni e alla deputata leghista Simona Bordonali, che hanno partecipato a un incontro nella biblioteca dell’istituto penitenziario.

Nella lettera, diffusa dalla Garante dei diritti dei detenuti di Brescia Luisa Ravagnani, i detenuti spiegano perché una detenzione vissuta nelle condizioni in cui è ridotto Canton Mombello, una delle carceri più sovraffollate d’Italia, «non mette in condizioni nessuno di essere rieducato, e fa vivere pesanti condizioni anche ai suoi operatori». Ecco perché la richiesta è quella di un «percorso corretto» che «ci consenta di migliorarci come persone»: la soluzione possibile individuata dai detenuti è la liberazione anticipata.

Si tratta di una possibilità prevista per legge e sancita dall’articolo 35 ter del d.l. 92/2014, che offre ai detenuti che abbiano subito un danno grave derivante dalla detenzione la possibilità di beneficiare di un giorno di riduzione di pena ogni 10 scontati.

La Garante

«Senza ipotizzare alcuna misura indulgenziale o apportare modifiche all'attuale assetto dell'ordinamento penitenziario - scrive la Garante in una nota - si potrebbe applicare in maniera automatica la decurtazione dei giorni (uno ogni 10 di detenzione) a tutti i detenuti, in maniera retroattiva dalla fine della pandemia. In questo modo [...] si permetterebbe ai detenuti di raggiungere in tempi più brevi il termine per l’accesso alle misure alternative e si ridurrebbe il carico del lavoro dei magistrati di sorveglianza che sono sempre sommersi dalle istanze provenienti dai detenuti in tema di 35 ter Op».

I deputati Pd

«All'indomani dell'ennesima giornata drammatica con quattro nuovi suicidi in carcere questa mattina, grazie a una iniziativa della garante e della direttrice del carcere, insieme ad altri parlamentari bresciani abbiamo incontrato una rappresentanza dei detenuti di Canton Mombello». La nota, dopo l’incontro di stamane, reca la firma dei deputati Pd Bazoli e Girelli: «Da loro è arrivato un appello molto chiaro: c'è una vera e propria emergenza sovraffollamento, occorre agire subito, senza ulteriori ritardi, facendo tutto ciò che è possibile per ridurre la popolazione carceraria a un numero accettabile e compatibile con il rispetto della dignità umana. Questo appello, in un momento così drammatico per la condizione carceraria del nostro paese, non può restare inascoltato. È tempo di agire, gli strumenti ci sono, occorre che il governo finalmente apra a miglioramenti di istituti già esistenti come la liberazione anticipata e lo sconto di pena per condizioni inumane. Non dare le risposte attese da mesi e ora improcrastinabili non è più tollerabile».

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