La Guardia di Finanza indaga sul ragioniere del Comune di Verolavecchia

L’indagine è doppia: nasce da Cremona, all’interno di un’unione di Comuni per la precisione, e approda a Brescia, nel Municipio di Verolavecchia.
Il minimo comune denominatore sta in una figura professionale fino a pochi giorni fa (e da anni) al lavoro in entrambi gli enti: il responsabile della Ragioneria che, proprio per questo, non è più - al momento - in servizio. A Cremona l’incarico è stato riassegnato a un nuovo professionista, a Verolavecchia il Comune ha emesso in prima battuta una «revoca di responsabilità».
Entrambi i territori hanno dato mandato ai segretari generali e ai legali per condurre una serie di approfondimenti e capire se e quando recapitare il provvedimento disciplinare. Nel mirino delle indagini che gli uomini della Guardia di Finanza stanno conducendo ci sono ammanchi di denaro pubblico che restano da chiarire.
L’Unione
Come e perché si è messa in moto la macchina investigativa? Dicembre 2023: all’Unione terre di Pievi e Castelli (che racchiude i piccoli Comuni di Isola Dovarese, Pessina Cremonese e Torre De’ Picenardi), nel Cremonese, arriva dall’esterno una segnalazione puntuale relativa a un’operazione che avrebbe sottratto alle casse pubbliche alcune decine di migliaia di euro. L’Unione decide di compiere alcune verifiche e si accorge che nella documentazione ci sono effettivamente delle discrepanze: i conti non tornano come dovrebbero.
La struttura, a quel punto, decide di rivolgersi direttamente alla Guardia di Finanza e, in contemporanea, di segnalare la situazione alla Corte dei Conti per consentire loro gli approfondimenti necessari e per dare loro modo di accertare (anche) se si tratta di un caso isolato, oppure di un sistema applicato negli anni addietro.
La Guardia di Finanza, dopo una prima analisi del dossier, entra negli uffici cremonesi dell’Unione terre di Pievi e Castelli, requisisce e sequestra scatoloni colmi di documentazione, report, fascicoli e i computer presenti negli uffici. A quel punto viene aperto il fascicolo in Procura e, nel frattempo, viene assunto un nuovo professionista per ricoprire l’incarico.
Controlli
In parallelo, scatta anche l’indagine su Brescia, dove il fascicolo viene recapitato alla Procura - per competenza territoriale - martedì. Nelle settimane precedenti, però, il Comune di Verolavecchia viene allertato e inizia a compiere delle verifiche interne rispetto alle attività contabili dell’ultimo periodo, dalle quali pure emerge una serie di discrepanze. Di qui, la decisione amministrativa di emettere una «revoca dall’incarico di responsabile dell’area contabile». Anche in questo caso, la documentazione è stata messa a disposizione della Guardia di Finanza, che sta procedendo con le indagini (mentre a Cremona l’istruttoria si avvicina alle battute finali).
In entrambe le comunità la notizia è circolata, causando forte stupore e rammarico.
«Siamo cittadini di piccoli paesi, ci conosciamo tutti da sempre, ci sono legami personali: non dispiacersi e non restare di stucco è impossibile» è la frase che si ripete, dentro e fuori dai palazzi istituzionali. In particolare fuori da quello di Verolavecchia, dove il dipendente, «ben voluto da tutti», lavora dal 1991.
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