La generosità di Giorgio Gandola vive ancora: raccolta per il volontariato
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Le latitudini del bene vanno oltre le normali coordinate. Il potere «virulento» del fare del bene è talmente forte che può superare anche il confine della morte per produrre i suoi effetti. È quanto è accaduto a favore del Gruppo di Protezione Civile di Calcinato dell’Associazione Paracadutisti, votata al soccorso fluviale e che nelle attività dell’emergenza per le recenti esondazioni in Romagna si è segnalato per aver salvato decine se non centinaia di persone. Un impegno che la Regione Emilia Romagna ha riconosciuto ai nostri volontari che in muta e su gommoni spinti a forza di pagaia si sono impegnati in innumerevoli interventi di sgombero e recupero di persone e animali estratti dai flutti dell’acqua alta e impetuosa che lambiva l’abitato, dopo l’esondazione del Santerno. Era la notte tra il 16 e il 17 maggio 2023. Un post del sindaco Enea Emiliani ordinava: «Da adesso e per tutta la notte, tutti ai piani superiori!». I volontari bresciani partirono e agirono.
Ora, alcune settimane fa, una dipendente della società dolciaria Gandola ha contattato il presidente Marco Belotti: «Sono Laura della Gandola: in occasione della recente scomparsa del signor Giorgio i dipendenti delle due aziende (Ponte San Marco e Rudiano) hanno organizzato una raccolta di fondi alla sua memoria da devolvere ad un’associazione. Il signor Gandola era molto generoso verso il volontariato. Così noi volevamo fare altrettanto...».
La donazione
Interpellata la famiglia Lombardi (nipoti che gestiscono l’azienda) è emerso che è stato da loro deciso di devolvere la somma alla Protezione Civile di Calcinato. «Marco non aspettarti cifre importanti» disse Laura. Ma Belotti non ha avuto esitazioni: «Quando le donazioni arrivano dal cuore anche un solo euro è molto». E da qui la consegna dei fondi ai volontari di Calcinato.
Racconta Belotti che «anni fa mi presentai a Gandola. Andai con una lettera che spiegava chi fossimo. Ebbi un lungo colloquio e parlammo di tutto. Era un uomo forte, tutto d’un pezzo. Dopo un’ora mi disse: ma lei cosa è venuto a fare qui? Gli dissi che cercavamo un sostegno...». «E quanto è venuto a chiedere?», replicò. «Anche un solo euro è già un risultato per la nostra attività» gli rispose Belotti. Gandola si illuminò: «Io so ciò che fate. Conosco il vostro impegno e la passione: quanto vale per lei Belotti uno zero?». «Se lo zero è davanti a un numero non vale nulla, ma se è dietro...» replicò il volontario. E allora Gandola disse: «Volevo darvi 500 euro, ma lo zero lo metto dietro e ve ne do 5mila». Da allora il sig. Giorgio è sempre stato vicino al Gruppo di Calcinato. Ora il testimone passa ai suoi collaboratori, in un ciclo virtuoso dove domina il bene.
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