La galleria di scarico del lago d’Idro riaprirà entro due mesi

Nicolò Rubeis
Regione Lombardia ha stanziato 1,5 milioni di euro: agricoltori soddisfatti, critici gli ambientalisti
Uno scorcio del lago d'Idro (foto d'archivio)
Uno scorcio del lago d'Idro (foto d'archivio)
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Entro due mesi tornerà operativa la galleria di scarico del lago d’Idro, deteriorata dalle piene dello scorso autunno.

La Giunta regionale della Lombardia ha dato il via libera a un finanziamento all’Agenzia Interregionale per il fiume Po (Aipo) di 1,5 milioni di euro con l’obiettivo di arrivare in tempo per la stagione irrigua fornendo più acqua all’agricoltura. Interventi di manutenzione straordinaria «indispensabili» per ripristinare la piena efficienza della galleria che serviranno a usare «pienamente il lago d’Idro come accumulo in caso di siccità» spiega l’assessore al Territorio, Gianluca Comazzi.

«Senza questo intervento rischieremmo serie ripercussioni sulla sicurezza complessiva dei territori a valle in caso di nuove situazioni climatiche avverse e avremmo uno spreco della risorsa idrica per le coltivazioni e gli allevamenti» aggiunge l’assessore all’Ambiente, Giorgio Maione.

«È necessario che una volta eseguite le opere rimanga l’escursione del lago come prevista dalle autorità – commenta la presidente di Coldiretti Brescia Laura Facchetti – così da poter laminare le piene e accumulare acqua per l’agricoltura e per l’ambiente di pianura».

Preoccupati, invece, gli Amici della Terra Lago d’Idro e Vallesabbia, soprattutto per il rifacimento delle opere di regolazione dell’Eridio con cui sarà sistemata la traversa in uscita del lago e costruita una nuova galleria al posto della galleria degli agricoltori. Dopo tanti anni di stop, il progetto da oltre 90 milioni di euro sta entrando nella fase conclusiva di definizione. L’associazione chiede che si rispetti il limite di 1,3 metri verticali come massima escursione e ha organizzato un incontro pubblico il 22 febbraio per sensibilizzare i cittadini contro le nuove opere di regolazione «che Regione vuole da tanti anni con la finalità di far ritornare il lago ad avere saliscendi assurdi e dannosi».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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