La ferrata Terzulli è salva: trovato l’accordo per questa estate

Il Cai si farà carico della gestione in via transitoria. Poi si ragionerà sul futuro
La ferrata Terzulli - © www.giornaledibrescia.it
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La ferrata Terzulli è salva, almeno per questa stagione. È stato raggiunto un accordo «transitorio» tra la sezione del Cai di Brescia e gli enti locali della Valcamonica (Comunità montana e comune di Sonico), per la gestione dell’itinerario che conduce al passo dell’Adamello e che ha rischiato di essere smantellato. «Abbiamo già incaricato una guida alpina di verificare lo stato di manutenzione della ferrata e stendere la relazione di conformità dell’itinerario necessario per il rinnovo dell’assicurazione - ha detto Renato Veronesi, presidente del Cai di Brescia -. Con senso di responsabilità, alla luce delle difficoltà degli enti locali di assumere subito la gestione, abbiamo deciso di continuare noi in via transitoria fino al termine della stagione».

La dura presa di posizione del Club alpino italiano di smantellare la ferrata Terzulli il 5 agosto, giorno di scadenza del certificato assicurativo, ha dato i suoi frutti, almeno dal punto di vista del Cai. L’ultimatum non è piaciuto, infatti, al sindaco di Sonico, Gianbattista Pasquini, che non ha mai digerito la Pec inviata al suo Comune il 25 luglio con l’annuncio dello smantellamento del percorso da lì a pochi giorni. «Dal confronto con il presidente del Cai, Veronesi - ha chiarito Pasquini - ho preso atto della disponibilità dell’associazione di farsi carico della gestione della Terzulli in via transitoria. È una buona notizia. Intanto abbiamo scongiurato la chiusura. A fine stagione ci siederemo intorno a un tavolo per ragionare sul futuro».

Punto di vista opposto a quello del Cai, secondo cui «con la Pec abbiamo tirato una riga ufficiale necessaria per smuovere le acque. Da tempo - afferma Veronesi - si sapeva che volevamo cedere la ferrata, ma non si era mai arrivati a nulla di fatto». L’auspicio del Cai è che i soldi che saranno spesi per sopralluogo, manutenzione e assicurazione, vengano restituiti dagli enti locali. «Contiamo che alla fine della stagione si trovi un punto d’incontro anche economico».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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