La fanfara Caretto di Bedizzole a Montecitorio per la Festa della Repubblica
A passo di corsa fino alla capitale, cappelli piumati e trombe in gran spolvero: c’è un altro palco d’eccezione per la Fanfara dei Bersaglieri Aminto Caretto di Bedizzole. L’orgoglio del paese si esibirà infatti oggi, Festa della Repubblica, alla Camera dei Deputati, per l’edizione speciale di «Montecitorio a porte aperte».
Il programma di giornata prevede prima l’esibizione della Banda dell’Aeronautica (alle 16 in piazza Montecitorio), poi il concerto in Aula (dalle 16.30) dei 64 musicisti della Fanfara di Bedizzole e del 6° Reggimento Bersaglieri, con i saluti istituzionali del presidente dell’Associazione nazionale Bersaglieri, Ottavio Renzi, e della deputata Maria Paola Chiesa.
La festa
Il concerto che vedrà protagonisti anche i bersaglieri da Bedizzole è uno degli appuntamenti principali del calendario di iniziative previste nell’anniversario dei cent’anni della fondazione dell’Associazione, nata a Bologna il 30 giugno 1924. Ed è dunque un grande e triplice onore per i musicisti, guidati dal capofanfara Roberto Stefanoni, esibirsi per il 2 giugno, in quella che è di fatto la «casa» della Repubblica e per celebrare i cento anni dell’associazione che li rappresenta. È certo, terranno alto il nome della Aminto Caretto e di Bedizzole.
La storia
La fanfara bedizzolese è, infatti, un’eccellenza non solo per il paese che le ha dato i natali e che la ospita da quasi quarant’anni, ma a livello nazionale e internazionale.
Fondata nel 1986 e in collaborazione con la sezione locale dei Bersaglieri, la Fanfara Aminto Caretto ha conosciuto nel corso degli anni splendenti, grazie ai quali ha raggiunto una popolarità davvero straordinaria: sempre presenti alle manifestazioni nazionali, i fanti piumati di Bedizzole si sono esibiti un po’ in tutto il mondo. Dal Vecchio continente fino agli Stati Uniti e al Canada.
I momenti di buio non sono mancati, ma hanno rafforzato l’affetto del suo pubblico e stretto ancora di più i musicisti al loro gruppo. Non si possono non menzionare le due gravi perdite che hanno colpito la fanfara negli anni: quella dell’indimenticato Alex Bertocchi, carismatico capofanfara tra il 2005 e il 2018, vittima di un malore improvviso, e quella ancora più recente di Gianfranco Amicabile, presidente dei Bersaglieri scomparso a settembre dell’anno scorso per un drammatico incidente sul lavoro. A Montecitorio i fanti piumati suoneranno di certo anche nel loro ricordo.
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