La Colletta alimentare va oltre il caro-vita: «Siamo soddisfatti»
Tremila volontari sono scesi in campo ieri per la «Giornata nazionale della colletta alimentare»: dalla Valcamonica alla Bassa, dal Sebino al Garda, in 240 supermercati, sono stati raccolti generi alimentari per tutte quelle persone e famiglie che fanno fatica a mettere del cibo in tavola. E sono tante e sempre di più.
I numeri definitivi si avranno solo a notte fonda, ma da una prima analisi fatta nel corso della giornata sembra che l’aumento dei costi di alcuni generi alimentari abbia inciso anche sulla tipologia di cibo donato: «Pasta, pomodoro, legumi e verdura in scatola non mancano mai - dice Enrico Baruzzi, responsabile provinciale di Colletta alimentare mentre in sottofondo si sentono i segnali dei muletti in movimento nel magazzino -, ma vediamo un calo di quei cibi che hanno subito forti rincari come tonno, olio e carne in scatola. In ogni caso c’è soddisfazione». E i numeri ne sono la prova: si prevede di sistemare nel magazzino circa 450 bancali. Per questo sono stati distribuiti circa 22mila cartoni per raccogliere il cibo donato.
Organizzazione
La macchina della solidarietà è rodata: come dicevamo in campo ci sono 3mila volontari divisi tra supermercati, furgoni e il magazzino del Banco Alimentare all’Ortomercato. Qui confluisce il frutto della generosità dei bresciani che poi, da domani o martedì, verrà smistato alle 112 associazioni sul territorio. All’Ortomercato, per tutta la giornata di ieri, si è lavorato duramente, e fino alle due di notte.
Per capire la filiera proviamo ad immaginare il viaggio di un pacco di pasta: dalla borsina della spesa donata passa nelle mani del volontario che lo colloca in uno scatolone (i generi alimentari, infatti, vengono divisi per tipologia); quando questo è pieno viene chiuso e accantonato. Da qui la nostra scatola con all’interno la pasta finisce su un furgone, insieme a tante altre, e quindi al magazzino dove viene messo su un bancale e sigillato; da qui uscirà quando verrà data ad un’associazione e, quindi, a una famiglia. E ieri decine di furgoni hanno assicurato il trasporto passando, ognuno, in un punto vendita per 3-4 volte durante la giornata per ritirare gli scatoloni.
Dal Garda, Valcamonica - Sebino e dalla Bassa, poi, sono arrivati in serata in via Orzinuovi tre tir con il frutto della raccolta in queste tre zone della provincia. Ognuno ha fatto la sua parte: gli Alpini, gli studenti (forte la partecipazione di Accademia Symposium, Luzzago e Arici), le associazioni, gli autisti, i magazzinieri. Uno dei volti simbolo è sicuramente quello di Luca Pedersini di Sarezzo che, nonostante sia non vedente, ha scaricato pacchi dai furgoni tutto il giorno. E non è la prima volta perché questo è un servizio che svolge tre volte alla settimana. Insomma, come insegna la saggezza popolare, «Chi è generoso, è sempre forte».
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