La Champions league del bridge parla svizzero: ha vinto il Bc De Lombard

La Redazione Web
Gli elvetici hanno trionfato nella 22esima edizione del torneo europeo durante il quale è stata ricordata Hélène de Prittwitz, che ha organizzato la manifestazione a Darfo Boario
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Gli svizzeri del Bc De Lombard hanno vinto la Champions League del bridge, arrivata alla 22esima edizione e che si è tenuta dal 14 al 16 novembre a Darfo Boario in Vallecamonica.

Le squadre

Dodici le squadre ai tavoli: due italiane e una da Francia, Polonia, Norvegia, Inghilterra, Danimarca, Belgio, Svizzera, Olanda, Svezia e Serbia. Per la seconda edizione della Champions femminile c’erano invece dieci squadre: due dall’Italia e dalla Francia e una da Norvegia, Turchia, Polonia, Inghilterra, Ungheria e Danimarca.

Successo per la Coppa Campioni di Bridge

Il ricordo di Hélène de Prittwitz

In occasione delle finali è stata ricordata la vice presidente della Scala di Milano e della fondazione Teatro Grande di Brescia Hélène de Prittwitz, la moglie del finanziere Romain Zaleski, capitano del Bridge Breno e primo a volere e organizzare la Champions in Valcamonica. Il mondo del bridge, rappresentato dal presidente dell’European Bridge League Eric Laurant, si è stretto con grande affetto attorno a Zaleski, presente alle premiazioni finali sabato sera, invitando tutte le squadre a osservare un minuto di silenzio per ricordare la donna scomparsa venerdì sera.

Prestigio europeo

«Sono molto soddisfatto dell’organizzazione di questa Coppa campioni – ha affermato Zaleski – e grazie al bridge la Vallecamonica ha potuto presentarsi al meglio in tutta Europa. Come Bridge Breno abbiamo conquistato un nono posto, ma siamo ugualmente soddisfatti. Il nostro obiettivo era far arrivare i grandi campioni europei di bridge nella nostra valle e ci siamo riusciti. Ognuno si porterà a casa un bel ricordo del nostro territorio, che si è dimostrato ancora una volta capace di accogliere al meglio i visitatori e pieno di sorprese. L’obiettivo è stato raggiunto, grazie davvero a tutti».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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