Ue: Brescia è tra le sei città italiane in cui le persone sono più contente di vivere

La Redazione Web
Lo rileva un’indagine della Commissione Europea, cui ha lavorato anche Isat, che in generale restituisce percentuali alte di soddisfazione da parte degli italiani per la vita nelle loro città
Una veduta del centro di Brescia - Foto Gabriele Strada Neg © www.giornaledibrescia.it
Una veduta del centro di Brescia - Foto Gabriele Strada Neg © www.giornaledibrescia.it
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Gli italiani si dicono molto soddisfatti della vita nelle loro città. Secondo quanto emerge dalla rilevazione «Quality of life in European cities», condotta dalla Commissione Europea con il contributo dell’Istat in una selezione di città europee, nelle città italiane considerate la quota di popolazione soddisfatta per la vita nella propria città nel 2023 è generalmente alta (superiore all’80%). Il valore minimo si registra a Taranto (47,8%) e il valore massimo a Trento (95,4%). E Trento in particolare si colloca anche al primo posto della graduatoria europea (85 città).

Tuttavia, quote piuttosto basse di popolazione italiana ritengono che la qualità della vita sia migliorata negli ultimi cinque anni. Fanno eccezione Bari e Messina. Per quello che riguarda i servizi sanitari la percentuale più elevata di soddisfazione è al nord e la più bassa al sud, mentre in generale gli italiani sono meno soddisfatti dei trasporti pubblici rispetto ai loro vicini europei. Inoltre chi vive nelle città italiane, così come i cittadini europei, risulta soddisfatto della scuola, mentre un punto debole in Italia è rappresentato dalla pulizia delle strade.

Le sei città migliori

In sei città italiane si osservano percentuali molto alte della popolazione soddisfatta di vivere nella propria città (superiori al 90%) e sono: Trento, Trieste, Cagliari, Bergamo, Brescia, Bolzano. Mentre a a Bari, oltre la metà della popolazione ritiene che la qualità della vita negli ultimi 5 anni sia migliorata (uno dei migliori risultati a livello europeo), più della metà dei cittadini di alcune città italiane ritengono che la qualità della vita nella propria città sia invece peggiorata. A pensarla così sono la maggior parte dei cittadini di Firenze, Sassari, Bolzano, Catania, Parma, Roma, Venezia e Reggio di Calabria.

In Italia, le quote più alte di cittadini soddisfatti per i trasporti pubblici sono quelle di Milano, Trieste e Bolzano, mentre le percentuali più basse sono rilevate in alcune città dell’Italia meridionale, a Roma e a Perugia. A sentirsi soddisfatti per le scuole e gli altri servizi di formazione sono ampie quote della popolazione urbana della Ue, inclusa quella italiana. Con riferimento alle infrastrutture culturali (teatri, musei, biblioteche) le città italiane con i maggiori livelli di soddisfazione sono Milano, Trento, Bergamo, Parma, Brescia, Trieste, Bolzano, Firenze.

I fattori esaminati

In circa tre quarti delle città italiane, meno della metà degli abitanti si ritiene soddisfatta della pulizia della città. Di questo gruppo fanno parte tutte le città meridionali e le città più grandi.

Tra le prime 20 città dell'Ue in cui l’automobile è indicata come mezzo di trasporto usato più spesso troviamo quasi tutte città italiane del Centro e del Mezzogiorno ma anche alcune città del Nord. In gran parte delle città considerate dall’indagine, percentuali relativamente basse di persone ritengono facile trovare un buon alloggio a un prezzo ragionevole. Il problema è fortemente accentuato a Firenze, Milano e Bolzano (dove meno del 5% dei residenti ritiene la ricerca di un alloggio un'operazione semplice). In tutte le città osservate, oltre il 50% degli abitanti ritiene di poter contare sull’aiuto materiale da parte di amici, vicini e altre persone in caso di bisogno.

In tutte le città esaminate la maggior parte degli abitanti concorda nel ritenere la propria città un buon posto per vivere per le persone in generale, ma meno per la popolazione immigrata. Le percentuali più basse di chi ritiene la città un posto accogliente per gli immigrati si osservano in alcune città del Mezzogiorno ma anche a Trieste e Genova, mentre quella più alta si rileva a Bologna (con valori simili a quelli di Madrid ed Helsinki). Nelle città italiane si osservano le percentuali più basse di persone che si sentono sicure a camminare da sole di notte nella propria città. Le quote più ridotte (inferiori al 30%) si rilevano a Catania, Milano, Taranto, Genova, Venezia, Parma e Bari. Roma è la capitale con la percentuale più bassa (36,8%) di chi si sente sicuro a camminare da solo la notte.

Una bassa efficienza percepita dell’Amministrazione pubblica locale è espressa in quasi tutte le città dell’Italia meridionale e in città come Roma, Firenze, Perugia, Genova, Milano, Torino, Venezia. I valori più alti sono invece rilevati nelle città del Nord Italia, che presentano valori simili a molte città tedesche, francesi, spagnole e dell’Europa dell’est. La percezione che nella propria Amministrazione locale sia presente la corruzione è più accentuata nelle città baltiche, greche, portoghesi nonché in quelle dell’Europa dell’est e in alcune città del nostro Paese come Roma, Palermo e Napoli.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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