Inversione di marcia mentre arriva la moto, nello schianto a Ghedi muore un sessantenne
![Giuseppe Romano viaggiava in sella alla sua moto © www.giornaledibrescia.it](https://api.gdb.atexcloud.io/image-service/view/acePublic/alias/contentid/1an98ipda7y29yboz44/0/giuseppe-romano-viaggiava-in-sella-alla-sua-moto.webp?f=16%3A9&w=826)
Da un lato il traffico dei veicoli di chi si portava a margine della aerobase di Ghedi per vedere i passaggi e le evoluzioni delle Frecce Tricolori. Dall’altro un nastro di strada, la Sp66, stretto e tortuoso, su cui ieri mattina poco dopo le 9.40 viaggiava da Ghedi in direzione di Castenedolo un motociclista sessantenne di Brescia, da qualche tempo trasferitosi a Ghedi. Quando il motociclista è giunto a circa cinquecento metri dall’ingresso dell’aerobase militare, presidiata dai carabinieri per la presenza di un gruppo di protesta antimilitarista, solo all’ultimo momento si è accorto che una donna di 70 anni alla guida di una Punto aveva deciso di effettuare inversione di marcia.
La manovra
La donna non si è accorta del sopraggiungere del motociclista che secondo i rilievi viaggiava a velocità quasi certamente sostenuta. Vistosi la strada bloccata dall’utilitaria, il motociclista ha inchiodato la sua Kawasaki Ninjia 600 del 1998.
![I mezzi coinvolti nell'incidente © www.giornaledibrescia.it](https://api.gdb.atexcloud.io/image-service/view/acePublic/alias/contentid/1an98jud8hb5k9dyrvw/0/i-mezzi-coinvolti-nell-incidente.webp?f=16%3A9&w=800)
Cosa sia accaduto con esattezza saranno proprio i militari dell’Arma a stabilirlo. Quel che è certo purtroppo è che il motociclista è caduto, a circa quaranta metri dall’auto. La moto ha strisciato sull’asfalto, ha travolto il muso della vettura, rompendone paraurti e radiatore, quindi si è fermata in una fossa circa 70 metri più avanti.
L’uomo è invece caduto a terra ed è finito col centrare in pieno la portiera destra dell’auto.
Lo schianto
Un urto violentissimo che non ha dato scampo a Giuseppe Romano che è morto sul colpo. Inutili infatti le manovre di rianimazione praticate dagli uomini del 118. Residente in città, da qualche tempo si era trasferito a Ghedi. Era una guardia giurata. Ieri la sua arma d’ordinanza è stata raccolta e conservata dai carabinieri.
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