Intimidazioni alla presidente del Cdq, solidarietà a Chiesanuova

Paola Gregorio
Claudia Cauzzi ha aperto la seduta leggendo la lettera di solidarietà dei suoi consiglieri: «Uno non l’ha sottoscritta». I gesti potrebbero essere legati alle tensioni sul tema sicurezza registrate nel quartiere negli ultimi mesi
Caso Cauzzi: "Solidarietà risposta alle intimidazioni"
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«Ringrazio tutti coloro che mi hanno espresso solidarietà. Mi sono arrivate lettere di sostegno anche dai residenti. Insieme vogliamo andare avanti per il bene del quartiere». La presidente del Consiglio di quartiere di Chiesanuova, Claudia Cauzzi, ha aperto la seduta leggendo la lettera di solidarietà firmata dalla maggior parte dei suoi consiglieri («uno non l’ha sottoscritta», ha precisato) con un filo di commozione.

Cos’è accaduto

L’antefatto è noto. Cauzzi è stata vittima di gesti intimidatori. Tra fine dicembre e l'inizio di gennaio è stata oggetto di atti vandalici contro la propria macchina, alla quale sono state forate le gomme in tre occasioni. La presidente ha esposto formale denuncia contro ignoti in Questura. I gesti potrebbero essere legati alle tensioni sul tema sicurezza registrate nel quartiere negli ultimi mesi.

Solidarietà

Il grido d’allarme dei residenti di Chiesanuova era stato messo nero su bianco in una petizione presentata in commissione Sicurezza a dicembre. I presidenti degli altri Cdq hanno espresso la loro solidarietà alla Cauzzi in una nota. Una vicinanza testimoniata anche dalla presenza, nella sala civica di via Livorno, di alcuni residenti di Chiesanuova, dell’assessore alla Sicurezza e alla Partecipazione Valter Muchetti, del presidente del Consiglio comunale Roberto Rossini, dei consiglieri comunali Francesco Catalano (Al lavoro con Brescia) e Valentina Gastaldi (Brescia Attiva). 

Il presidente del locale circolo Acli, Sandro Pasotti, ha sottolineato che «c'è bisogno di una risposta corale a questi atti. Per questo abbiamo voluto essere qui stasera come circolo». Insomma, una seduta partecipata nelle sue prime fasi. C’erano anche altri esponenti di Al lavoro con Brescia, la lista con la quale la Cauzzi era stata candidata e del Movimento Cinque Stelle, il rappresentante cittadino Luca Cremonini e la sua vice Sabina Lupo. «Troviamo quello che è successo molto grave e volevamo fare sentire la nostra vicinanza alla presidente mettendoci a disposizione», hanno spiegato i pentastellati.  

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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