«Insieme per la cura»: Brescia fa squadra contro l’emergenza povertà

Il nuovo protocollo d’intesa è stato sottoscritto da enti, associazioni, fondazione e Diocesi di Brescia: come funziona
Una persona senza fissa dimora a Brescia - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
Una persona senza fissa dimora a Brescia - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
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Brescia fa squadra contro l’emergenza povertà. Un nuovo protocollo d’intesa dal titolo «Insieme per la cura» è stato sottoscritto da enti, associazioni, fondazione e Diocesi di Brescia, per contrastare la crescita di situazioni sempre più diffusa di marginalità sociale e sanitaria, con interventi a medio termine.

Senza fissa dimora

In particolare si guarda alle persone senza fissa dimora che si trovano quotidianamente a dover far fronte a processi di esclusione dai diritti di cittadinanza, in particolare dal percorso di cura.

Il progetto è stato presentato in mattinata alla Curia Diocesana dal vescovo, mons. Pierantonio Tremolada, e dai direttori generali Marcellino Valerio, della Poliambulanza, e Renzo Baldo, dell’Irccs centro San Giovanni di Dio Fatebenefratelli. Il protocollo è stato firmato anche da Ats e altre realtà del terzo settore. L’obiettivo del progetto, è stato detto, è: «Nessuno deve essere lasciato indietro».

Fare rete

Attraverso questo protocollo le istituzioni si impegnano a creare una rete di protezione sociale e sanitaria per rispondere in modo efficace alle esigenze di chi vive ai margini della società.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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