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Ingiusta detenzione, il dottor Mosca chiede il risarcimento

La Redazione Web
L’ex primario del pronto soccorso di Montichiari ha trascorso 18 mesi ai domiciliari con l’accusa di aver iniettato farmaci letali: l’assoluzione quasi un anno fa
Il dottor Mosca dopo l'assoluzione in appello - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
Il dottor Mosca dopo l'assoluzione in appello - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
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La giustizia ha riconosciuto che non ha ucciso nessuno. Adesso Carlo Mosca chiede a quella stessa giustizia un risarcimento per il periodo passato agli arresti domiciliari.

Il medico già primario al pronto soccorso dell’ospedale di Montichiari era stato accusato di omicidio volontario di due pazienti Covid, uccisi secondo l’accusa nel marzo 2020 somministrando loro farmaci incompatibili con la vita. Fu assolto in primo grado e anche in appello con una formula dubitativa. Mosca ha passato però 18 mesi agli arresti domiciliari.

Sviluppi

Ora i legali di Carlo Mosca – Michele Bontempi e Elena Frigo – hanno chiesto alla Corte d’appello il risarcimento dei danni per ingiusta detenzione. L’udienza si è tenuta venerdì 22 e i giudici si sono riservati la decisione. La somma, nel caso, sarà calcolata con una formula aritmetica e a seconda della discrezionalità della Corte. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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