Infortunio sul lavoro a Darfo, muore 49enne

Secondo le prime informazioni, Riccardo Gozzi avrebbe fatto un volo di circa otto metri all’interno di una carpenteria nella zona industriale della cittadina camuna
Cade dal sottotetto, tragedia a Darfo
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È caduto dal sottotetto dell'azienda in cui lavorava, facendo un volo di circa 8 metri, e per lui non c'è stato nulla da fare: Riccardo Gozzi, 49 anni (ne avrebbe compiuti 50 lunedì) di Niardo, è morto sul colpo. I colleghi della Damioli di Darfo, che erano presenti nel capannone, hanno sentito un forte rumore e solo in quell'istante si sono accorti di quello che era successo. Stando alle prime ricostruzioni sembrerebbe che il dipendente, con un ruolo dirigenziale nell'azienda, stesse sistemando il sottotetto. Era salito all'interno del classico cestello, quando probabilmente ha perso l'equilibrio cadendo nel vuoto.

Si tratta del secondo infortunio mortale sul lavoro in pochi giorni: giovedì a Torbole Casaglia ha perso la vita Stefano Del Barba, operaio 55enne di Paderno Franciacorta schiacciato dal carico che stava scaricando all’interno della Bettoni Plastica.

I sindacati

Fiom e Cgil Valle Camonica Sebino e Brescia hanno espresso le loro condoglianze alla famiglia. «L’ennesimo infortunio sul lavoro accaduto stamattina –  commentano i sindacati – deve accendere l'attenzione sulla strage che ormai da anni si verifica nei luoghi di lavoro. Ad oggi dall’inizio dell’anno si contano in provincia di Brescia ben 26 infortuni mortali sui luoghi di lavoro, di questi due solo nell’ultima settimana. Come organizzazioni sindacali dobbiamo purtroppo registrare che si muore oggi nei luoghi di lavoro esattamente come si moriva cinquant’anni fa».

Le parole di Mattarella

Anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è tornato a parlare di lavoro in un messaggio inviato in occasione del convegno annuale della Federazione nazionale dei Cavalieri del Lavoro: «È una risorsa chiave e bisogna garantire giustizia sociale».

«La persona è al centro del progresso sociale ed economico – ha continuato -, e la formazione e l'elevazione professionale rimangono capisaldi per la sua realizzazione, per contribuire a superare ogni forma di squilibrio e affermare una crescita sostenibile, equa e inclusiva, in armonia con i principi stabiliti dal pilastro europeo dei diritti sociali e gli obiettivi contemplati dal relativo piano di azione».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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