Incidenti in montagna, nel Bresciano le vittime sono sette da inizio anno

Il dato preoccupa dal momento che la stagione in altura non si è ancora aperta a causa del meteo. Il 2023 era stato l’annus horribilis per le cime bresciane con 21 croci
Soccorso alpino in montagna (foto simbolica) - Foto © www.giornaledibrescia.it
Soccorso alpino in montagna (foto simbolica) - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Il 2023 era stato l’annus horribilis per la montagna bresciana, con 21 vittime, un dato più che triplicato rispetto al 2022 che di croci ne contava 6. Il 2024, a metà anno, ha già superato il 2022, nonostante la stagione in altura non si sia davvero aperta fino ad ora e con l’estate che ha tardato ad arrivare. Un dato che preoccupa.

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Sono sette le vittime al primo luglio 2024: l’ultimo è il cinquantanovenne di Viadana Daniele Terzi, morto al passo dell'Adamello, precipitato nel vuoto mentre risaliva un canalone diretto alla cima insieme ad altri tre amici. A causa del maltempo ci sono volute più di quattro ore per individuare il corpo.

A inizio anno

L’anno si era aperto con tre vittime in pochi giorni a fine gennaio: il 27 prima Maurizio Vergolio, cinquantaquattrenne di Bagnolo Mella, precipita al Cimon della Bagozza, nel territorio di Lozio, poi da un sentiero sopra Collio cade Sergio Bologna, quarantaquattrenne di Bovezzo. Due giorni di ricerche erano servite per ritrovare il corpo di Fabio Ferrari, cinquantacinquenne runner di Provaglio d’Iseo, in un canalone poco sotto la cima del monte Muffetto a Bovegno, dove si era recato per un allenamento di routine.

Runner era anche Walter Bassi, maestro dei podisti della Val Camonica, morto precipitando per 200 metri mentre sugli sci era impegnato in un’uscita verso il bivacco Macherio, sopra i monti di Cimbergo, il 24 marzo.

L’8 aprile Niccolò Guarino, trentenne di Orzinuovi, muore in ospedale dopo essere precipitato dalla via ferrata Crench: troppo gravi le lesioni riportate. È poi il 9 maggio quando Mario Sardi, settantaseienne esperto guida alpina, soccorritore dell’AVPS Vimercate, precipita per 150 metri in un canalone sopra Anfo, nella zona di cime Meghè verso il Baremone, sotto gli occhi di due amici impotenti.

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