Tragedia sul lavoro a Ono San Pietro: operaio muore schiacciato da un macchinario

L’incidente è avvenuto prima delle 7 in un’azienda che produce cosmetici. La vittima è Michele Bernardi di 44 anni
Operaio muore schiacciato in azienda di profumi
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Un operaio di 44 anni, Michele Bernardi è morto questa mattina poco prima delle sette in un’azienda di Ono San Pietro in alta Vallecamonica che produce cosmetici, la Comin Parfum.

Secondo la ricostruzione l’uomo di Berzo Demo era in un settore automatizzato ed è stato schiacciato tra due carrelli. Al momento dell’infortunio pare fosse da solo. Bernardi, assunto da soli quattro mesi alla Comin Parfum, lascia la mamma, il papà e la sorella.

  • Tragedia sul lavoro a Ono San Pietro, gli esterni della Comin Parfum
    Tragedia sul lavoro a Ono San Pietro, gli esterni della Comin Parfum - © www.giornaledibrescia.it
  • Tragedia sul lavoro a Ono San Pietro, gli esterni della Comin Parfum
    Tragedia sul lavoro a Ono San Pietro, gli esterni della Comin Parfum - © www.giornaledibrescia.it
  • Tragedia sul lavoro a Ono San Pietro, gli esterni della Comin Parfum
    Tragedia sul lavoro a Ono San Pietro, gli esterni della Comin Parfum - © www.giornaledibrescia.it

Un anno fa il crollo a Firenze

L’infortunio mortale di questa mattina arriva ad un anno ed un giorno dalla tragica morte a Firenze di cinque operai, quattro dei quali residenti a Palazzolo, vittime nel crollo di un cantiere Esselunga. Proprio ieri nel capoluogo toscano si è celebrato il primo anniversario.

Un lungo e commosso applauso ha accompagnato la scopertura di una targa con i nomi dei lavoratori morti: Luigi Coclite (di Teramo), Mohamed El Ferhane, Bouzekri Rahimi e Mohamed Toukabri e Taoufik Haidar. Un corteo silenzioso di un centinaio di persone ha poi sfilato in processione accanto al cantiere dove è stata deposta una corona di alloro e si è tenuto un momento di preghiera.

Le reazioni

Questo episodio ripropone anche il tema dell'introduzione del reato di omicidio sul lavoro, da cui «non si può più prescindere». Lo afferma il segretario della Uil di Brescia Mario Bailo sottolineando che si tratta di «una nuova tragedia sul lavoro. Una vita giovanissima che purtroppo stasera non tornerà a casa».

E continua:«Ai famigliari vanno le nostre più sentite e sincere condoglianze. Questa ennesima morta ci conferma ancora più quanto sia fondamentale la nostra campagna Zero Morti sul Lavoro. Ormai siamo di fronte a una strage e non si può più prescindere dall'introduzione di reato di omicidio sul lavoro: è una questione di dignità perché la vita umana non può valere il profitto o la negligenza che, come sempre, non paga mai nessuno».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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