Incidente in Maddalena, cordoglio per la scomparsa di Mario Marcheselli

Lo scooter che scende lungo via San Gottardo. Il suv scuro che sale la strada che porta in vetta alla Maddalena. L’auto supera un paio di ciclisti per poi rientrare nella sua corsia di marcia.  Poi, all’improvviso, la sagoma dello scooterista che si staglia sulla linea di marcia della grossa berlina. L’auto frena, quindi la caduta del motociclista e lo schianto inevitabile.

È il film dei tragici ultimi istanti di Mario Marcheselli, educatore sociale, un professionista delle problematiche sociali giovanili e della devianza, che ha trovato ieri la morte sull’asfalto di via San Gottardo.

Nonostante le prime cure immediate prestate da chi ha assistito alla caduta e al durissimo contatto con il Suv, il cuore di Marcheselli ha cessato di battere nell’arco di poco tempo. A poco o nulla è servito l’intervento di un’automedica e di un’ambulanza. Il 61enne è morto nell’arco di qualche minuto. L’uomo lascia la moglie e due figli. Per poter realizzare i rilievi la Polizia Locale di Brescia ha chiuso a lungo via San Gottardo.

Il dolore

Cordoglio a Gussago per la tragica scomparsa di Marcheselli. La notizia ha fatto il giro del paese in un attimo. Il 61enne abitava in via Lavatoi, nei pressi della Santissima. Come detto era noto in città per essere un educatore con specializzazione nel campo sociale e nelle scienze psicopedagogiche. Era anche un appassionato di musica e di jazz: suonava il contrabbasso. Come educatore si era formato all’Istituto superiore di scienze Psicopedagogiche e sociali. Aveva un’importante esperienza nell’ambito delle devianze e delle patologie comportamentali. Nel corso della sua carriera, Marcheselli ha collaborato con rinomati psichiatri.

È stato inoltre supervisore educativo presso l’Università dell’Ospedale Maggiore di Parma e ha lavorato in diverse strutture per il recupero di tossicodipendenti. 

Ha collaborato Federico Bernardelli Curuz