Incidente aereo a Washington: 67 morti, ritrovate le scatole nere
«Non ci sono sopravvissuti»: è stato lo stesso presidente Usa Donald Trump ad annunciare in conferenza stampa ieri il conteggio delle vittime dell'incidente aereo nei cieli di Washington avvenuto la sera del 29 gennaio. Tutte morte quindi le 64 persone (60 passeggeri e 4 membri dell'equipaggio) del jet Bombardier della American Airlines proveniente dal Kansas e i tre soldati a bordo dell'elicottero militare Black Hawk, i due velivoli che mercoledì sera si sono scontrati schiantandosi nel fiume Potomac mentre il primo atterrava al Ronald Reagan, l'aeroporto più piccolo e vicino della capitale, e il secondo era in volo di addestramento.
L'aereo si è frantumato in tre pezzi e i resti si sono sparsi per circa 5 km, anche a causa del vento in una notte tersa: finora sono stati recuperati una quarantina di corpi.
Donald Trump
In pochi minuti il presidente ha mostrato tutta la sua voglia di diventare protagonista della vicenda e di usare una tragedia nazionale per attaccare gli avversari promuovendo la sua agenda politica. Il commander in chief ha scaricato la colpa dell'incidente sui suoi predecessori, Barack Obama e Joe Biden, accusandoli di aver abbassato gli standard di sicurezza nel settore aereo che lui invece ha elevato «a livelli straordinari». E soprattutto di aver promosso programmi per la diversità, l'equità e l'inclusione che hanno portato all'assunzione di controllori di volo a suo dire incompetenti. Nessuna prova, solo questione di «buon senso», ha spiegato annunciando solo ora la nomina di Chris Rocheleau alla guida della Federal Aviation Administration. Con le sue politiche, invece, «solo le più alte intelligenze e le persone psicologicamente superiori possono qualificarsi per diventare controllori di volo».
Ma Trump si è spinto oltre indossando i panni del top gun e dell'investigatore anche se l'inchiesta sta muovendo i primi passi. Dopo aver ascoltato l'audio delle comunicazioni della torre di controllo, ha dedotto che l'aereo «stava facendo tutto giusto» e che "per qualche ragione «l'elicottero ovviamente era nel posto sbagliato nel momento sbagliato». Ma il presidente ha sentenziato anche che «gli avvertimenti (dalla torre di controllo, ndr) sono stati dati tardi, secondi dopo la collisione», incolpando quindi i controllori di volo.
Le vittime
Trump ha anche rivelato che a bordo c'erano passeggeri di altre nazionalità, oltre ad americani e russi, per i quali sono già stati avviati contatti con Mosca per il rimpatrio. Anche due cittadini cinesi erano a bordo, ha riferito l'agenzia di stampa Xinhua citando l'ambasciata cinese negli Stati Uniti.
La Farnesina ha però escluso cittadini italiani. Tra le vittime 14 atleti dell'Us figure skating con allenatori e familiari e gli ex campioni mondiali russi (nel 1994) di pattinaggio artistico Evgenia Shishkova e Vadim Naumov, coppia anche nella vita.
I piloti del jet American Eagle erano il capitano Jonathan Campos, 34 anni, e il primo ufficiale Samuel Lilley (29). I due assistenti di volo invece erano Ian Epstein e Danasia Elder.
Le due scatole nere
Nelle scorse ore i media americani hanno anche riferito che sarebbero state ritrovate le scatole nere dell’elicottero e dell’aeroplano. Il registratore vocale della cabina di pilotaggio e il registratore dei dati di volo del piccolo aereo di linea sono stati recuperati dagli investigatori nelle gelide acque del fiume Potomac. Le due scatole nere sono ora al vaglio dell'American Transportation Safety Board (Ntsb), incaricato di stabilire le origini di questo incidente aereo senza sopravvissuti: il più grave negli Stati Uniti da oltre 20 anni. I funzionari dell'Ntsb hanno finora sottolineato di non avere al momento prove sufficienti per stabilire o escludere le cause, affermando che prevedono di pubblicare un rapporto preliminare entro 30 giorni.
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