Inciampa in una buca e chiede 107mila euro al Comune di Gavardo

Enrico Giustacchini
A tanto ammonta la richiesta di risarcimento di una signora infortunatasi più di un anno fa sul marciapiede di via Orsolina Avanzi: l’udienza per il ricorso è fissata al 7 novembre
Una veduta di Gavardo
Una veduta di Gavardo
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Un risarcimento di 107mila euro. Lo ha richiesto al Comune di Gavardo una signora per un infortunio causato, come lei dichiara, dall’aver inciampato in una buca presente sul marciapiede di via Orsolina Avanzi.

La vicenda risale al marzo dello scorso anno. A seguito della contestazione presentata all’epoca dal legale della signora, in cui si attribuiva l’incidente «al dissesto del marciapiede, interessato in quel tratto da una buca particolarmente profonda, non segnalata», l’Ufficio tecnico municipale aveva predisposto una relazione, affermando di aver rilevato «una limitata sconnessione provocata dalle radici di un albero e costituita da un piccolo ammanco dell’asfalto, lunga venti centimetri e profonda tre» e sottolineando che la stessa «risultava pienamente visibile ai pedoni in transito». Da qui la tesi del Comune di non ritenersi in alcun modo responsabile di quanto avvenuto, tesi raccolta dalla compagnia assicuratrice dell’ente, che pertanto aveva respinto la richiesta di risarcimento del danno.

L’infortunata non ha però desistito dal far valere le proprie ragioni e ha dato mandato al proprio avvocato di presentare un ricorso al tribunale di Brescia affinché venga dichiarata «l’esclusiva responsabilità del Comune», richiedendo contestualmente un indennizzo molto elevato, pari, come si ricordava, a 107mila euro.

Con una delibera, l’amministrazione municipale gavardese ha annunciato, in accordo con la compagnia assicuratrice, la volontà di resistere in giudizio, ribadendo la convinzione che la sconnessione del marciapiede, per la sua modesta entità, fosse facilmente individuabile e aggiungendo che «anche laddove fosse dimostrata la responsabilità, resterebbe comunque da valutare la corretta quantificazione del danno».

L’udienza è stata fissata per il 7 novembre.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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