Droga, 61 arresti e sequestrati 60 milioni di euro
Maxi inchiesta antidroga della Guardia di Finanza di Brescia che ha eseguito 61 ordinanze cautelari tra Italia, Albania, Svizzera e Polonia, per associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Il gruppo avrebbe riciclato i profitti illeciti attraverso un sistema di «fatture per operazioni inesistenti».
A carico dei soggetti indagati sono stati emessi i provvedimenti di sequestro preventivo, finalizzati alla confisca per equivalente, per un importo complessivo pari a oltre 60 milioni di euro. Nel corso delle indagini sono stati arrestati in flagranza 21 soggetti appartenenti al sodalizio e sequestrati circa 2 milioni e mezzo di euro in contanti, 5 pistole con le loro munizioni, 8 autovetture e 360 kg di droga che, se immessa sul mercato, avrebbe potuto fruttare circa 30 milioni di euro.
La ricostruzione
In particolare, il gruppo criminale, basato in Albania e con diramazioni in Italia avrebbe importato in Europa la droga dal Sud America attraverso rotte di navigazione commerciali per poi farla entrare in Italia via Spagna e Olanda utilizzando mezzi pesanti.
Gli ingenti quantitativi di cocaina sarebbero stati immagazzinati per la successiva distribuzione in 5 basi operative, dislocate principalmente tra Brescia, Romano di Lombardia e Palazzolo sull’Oglio e in altri Comuni del centro-nord Italia come Varese e Pisa. Il denaro veniva poi riciclato attraverso un gruppo cinese residente a Brescia che avrebbe «monetizzato» fatture per operazioni inesistenti per oltre 375 milioni di euro.
Il ministro Giorgetti: "Complimenti alla Guardia di Finanza di Brescia che ha sgominato, con arresti e sequestri, un ingente traffico internazionale di droga e un criminale sistema di riciclaggio".@GDF pic.twitter.com/uSNIeUmPzZ
— MEF (@MEF_GOV) September 25, 2024
I dettagli
Sono 135 complessivamente gli indagati nell’ambito dell’inchiesta della Guardia di Finanza di Brescia – coordinata dai pm antimafia di Brescia Erica Battaglia e Francesco Milanesi – che ha sgominato un traffico internazionale di droga.
Tra i 61 arrestati c’è anche il referente della Sacra Corona unita di Brindisi Vincenzo Bruno e il cassiere del clan al quale è stato sequestrato quasi un milione di euro in contanti. Erano in contatto con i vertici dell’associazione che vive in Albania e che vendeva cocaina che poi veniva importata in Italia da Olanda e Spagna.
«Sono emersi due gruppi differenti che si sono uniti: uno italo-cinese e uno albanese. I secondi gestivano la droga e i primi riciclavano il denaro», ha spiegato il comandante provinciale di Brescia della Guardia di Finanza Francesco Maceroni.
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