Incendio in centro a Iseo, restano fuori casa cinque famiglie
Oltre dieci ore di lavoro, dalle prime operazioni per spegnere le fiamme fino allo smantellamento dei materiali pericolanti. È quanto i Vigili del fuoco – arrivati da Brescia, Sale Marasino, Chiari e Palazzolo – hanno impiegato per liberare l’edificio colpito dell’incendio domenica mattina. Alle 22 gli operatori stavano ancora smontando gli idranti utilizzati dalle 11 di mattina.
Fuori casa
Intanto, le cinque famiglie che non sono più potute rientrare nei propri appartamenti – due dei quali sono stati completamente distrutti e tre sono stati dichiarati inagibili – sono stati ricollocati a cura del Comune in strutture ricettive del territorio.
Per tutta la giornata di domenica, d’intesa con la Prefettura, ha operato un’unità di crisi insediata in Municipio mentre i referenti dell’Ufficio tecnico e della Polizia locale hanno presidiato l’area e fornito ausili ed indicazioni ai Vigili del fuoco. E un’intera porzione del nucleo storico è stato chiuso al transito per facilitare il lavoro delle squadre sul posto.
Ieri, parte della strada, soprattutto quella più stretta e non carrabile di vicolo Borni, era ancora chiusa per pericolo di caduta materiali. Le cause d’origine dell’incendio sono al vaglio delle autorità anche se l’ipotesi più accreditata è quella che sia partito da una canna fumaria comune tra più abitazioni.
La tempestività dei soccorsi ha fatto sì che non ci sia stato nessun ferito tra chi si trovava in casa in quei momenti, anche se lo choc è stato fortissimo. La difficoltà delle operazioni, invece, è stata aggravata dalla posizione dello stesso edificio andato in fiamme che, pur dando su un versante della più larga via Pieve, dall’altro lato e per la maggior parte si trova a essere nelle strette viuzze del centro storico iseano.
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