Maxi incendio a Verolanuova, a casa 120 dipendenti della Faerch
Sigilli all’area interessata dal maxi rogo che in questi giorni ha divorato oltre duemila metri quadrati di un capannone di proprietà dell’azienda Faerch di Verolanuova. Il reparto produttivo resta chiuso: sono 120 i dipendenti che, per il momento, non rientreranno al lavoro.
All’opera
Le operazioni di spegnimento dell’incendio sono durate ventiquattro ore e sono terminate alle 2 di ieri mattina. Le squadre dei Vigili del fuoco rimaste hanno spento i tanti focolai ancora presenti sotto le macerie. L’intervento è stato eseguito con il supporto delle ruspe del nucleo Gos (Gruppo operativo speciale) dei Vigili del fuoco. Per mettere in sicurezza l’area, i pompieri hanno rimosso la copertura del magazzino crollata che, tra l’altro, impediva le operazioni di completo spegnimento. La zona, una volta tolti i sigilli, dovrà essere bonificata.
Ipotesi
Il sequestro è scattato per permettere al Nucleo investigativo antincendio dei Vigili del fuoco di eseguire tutte le indagini del caso: le forze dell’ordine, infatti, per il momento, non escludono nulla, nemmeno il dolo. Stando ai primi rilievi pare che le fiamme siano divampate nell’area destinata allo stoccaggio di bobine e di materiale plastico.
«La produzione è ferma, l’intenzione è quella di ripartire il prima possibile», spiega Patrizia Moneghini, segretaria generale della Filctem Cgil di Brescia, intervenuta sulla questione dell’incendio: «Gli uffici amministrativi sono aperti, perché la struttura che li ospita è staccata. Ci sono 120 lavoratori a casa tra impiegati e operai afferenti al reparto della produzione». Una situazione delicata, ma costantemente monitorata anche dalle sigle sindacali Cgil e Cisl.
«Nei prossimi giorni - continua la sindacalista - capiremo il da farsi. Sicuramente la parte che non è andata a fuoco dovrà essere messa in sicurezza e poi con l’azienda valuteremo se attivare qualche ammortizzatore sociale, magari la cassa integrazione. Sono anche in contatto con Confindustria».
Il precedente
Il rogo divampato tra domenica e lunedì nell’azienda specializzata nella realizzazione di materiali di polistirolo per alimenti è il secondo in meno di un anno. A differenza del 2023, quando ci furono feriti, ora nessuno è rimasto intossicato.
L’azienda, infatti, era ferma per ferie e avrebbe riaperto poche ore dopo. L’incendio, però, è risultato più diffuso. Il rogo, in un primo intervento, ha visto impegnati oltre 40 Vigili del fuoco, 14 squadre con varie autobotti, due autoscale, la chilolitrica e un «carro aria» per il ripristino degli autorespiratori.
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