Incendio al Gasoline di Castegnato, Maffeis non risponde alle domande del gip
Si è avvalso della facoltà di non rispondere nell’interrogatorio di convalida Cristian Maffeis, il biker 42enne arrestato e in carcere con l’accusa di essere il responsabile dell’incendio del locale Gasoline di Castegnato dato alle fiamme lo scorso 20 ottobre.
Maffeis non ha risposto alle domande del gip Matteo Grimaldi che ha accolto la ricostruzione del pubblico ministero Chiara Bonfadini secondo la quale l’incendio rientra nella guerra tra bande di motocilisti. I Bandidos da una parte e gli Hells Angels.
Rivalità tra bande
«La decisione di compiere l’attentato incendiario è stata determinata dalla volontà di fornire un segnale di forza, predominio e supremazia al contrapposto gruppo di biker Furious Lions e, allo stesso, di punire i titolari del Gasoline colpevoli di aver organizzato un evento a cui avrebbe partecipato anche il gruppo nemico, invitandolo nel territorio di altrui competenza, vale a dire dei Bandidos ai quali Maffeis appartiene» scrive il gip Matteo Grimaldi nell’ordinanza di custodia cautelare che ha portato in carcere Maffeis. Ad inquadrare il contesto della rivalità tra bande di motociclisti nel Bresciano ci sono le parole della titolare del Gasoline: «Questi ammazzano» dice alle forze dell’ordine alle quali chiede di interrompere la stesura del verbale di sommarie informazioni il giorno dopo l’incendio «perché arrivando a temere per la propria incolumità e possibili ritorsioni da parte dei gruppi di motociclisti rivali, si rifiuta di riferire formalmente».
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