Si è aperto l’anno giudiziario del Tar di Brescia
In via Zima questa mattina il presidente del Tar di Brescia, Angelo Gabricci, ha aperto ufficialmente l’anno giudiziario del distretto. Il tribunale ha competenza sulle province di Brescia, Bergamo, Cremona e Mantova.
Il bilancio dell’anno trascorso
Nella relazione sullo stato della giustizia il presidente ha tratto un bilancio sul lavoro dell’anno che si è appena concluso da cui emerge una crescita della domanda di giustizia da parte di cittadini, imprese e istituzioni.
Nel 2024 è aumentato il numero dei ricorsi, che sono stati 1056, +7,32% rispetto al 2023. Ambiente, inquinamento e appalti i temi sui quali cresce la domanda di giustizia anche se edilizia e urbanistica rimangono gli ambiti con più ricorsi in assoluto: 178 sui 148 dell’anno prima.
Di particolare attualità per il Tar di Brescia il tema degli impianti fotovoltaici e agrivoltaici «che viene affrontato – ha detto Gabricci – pressocché in ogni udienza, dove le soluzioni delle controversie richiede di coordinare norme promananti da più fonti e livelli e di risolvere questioni tecniche in una materia dove l’evoluzione tecnologica è particolarmente rapida».
Ricorsi pendenti e personale
Riguardo agli arretrati, il Tar riduce i ricorsi pendenti, che sono 1684 al 31 dicembre 2024. L’anno scorso sono state depositate 866 sentenze, quasi un centinaio in più dell’anno prima. Rimane la carenza di personale: al tribunale mancano tre giudici rispetto alla pianta organica del Tar di Brescia
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