Inaugurato il Centro polifunzionale per l’età evolutiva a San Polo

Marco Papetti
La struttura è dedicata ai servizi per bambini e ragazzi con disturbi emotivo-comportamentali e patologie neuropsichiatriche: ospiterà i servizi della cooperativa Fraternità Giovani
San Polo, inaugurato il centro polifunzionale
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È realtà il Centro polifunzionale per l’età evolutiva di via Fiorentini a San Polo, struttura dedicata ai servizi per bambini e ragazzi con disturbi emotivo-comportamentali e patologie neuropsichiatriche. Inaugurato stamattina, il Centro, costruito sulle macerie di un edificio preesistente nell’area dell’ex Arici-Sega, ospiterà i servizi della cooperativa Fraternità Giovani, a cui il Comune di Brescia ha concesso i diritti di superficie per 60 anni sull’area tra via Fiorentini e via Monsignor Manziana.

I dettagli

  • L'inaugurazione del nuovo centro polifunzionale dell'età evolutiva di Fraternità Giovani
    L'inaugurazione del nuovo centro polifunzionale dell'età evolutiva di Fraternità Giovani - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
  • L'inaugurazione del nuovo centro polifunzionale dell'età evolutiva di Fraternità Giovani
    L'inaugurazione del nuovo centro polifunzionale dell'età evolutiva di Fraternità Giovani - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
  • L'inaugurazione del nuovo centro polifunzionale dell'età evolutiva di Fraternità Giovani
    L'inaugurazione del nuovo centro polifunzionale dell'età evolutiva di Fraternità Giovani - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
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    L'inaugurazione del nuovo centro polifunzionale dell'età evolutiva di Fraternità Giovani - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
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    L'inaugurazione del nuovo centro polifunzionale dell'età evolutiva di Fraternità Giovani - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
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    L'inaugurazione del nuovo centro polifunzionale dell'età evolutiva di Fraternità Giovani - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it

Al piano terra gli spazi sono pronti ad accogliere, da dopo l’estate, il centro semi-residenziale terapeutico riabilitativo accreditato «Raggio di sole», che potrà accogliere fino a 27 adolescenti in situazioni psichiche difficili, che all’esterno del Centro avranno a disposizione anche un campetto da basket, attrezzi per la ginnastica e una parete di arrampicata all’esterno. Al primo piano invece il centro diurno ad integrazione sanitaria «Piccole pesti», per 20 bambini dai 6 agli 11 anni con disturbi del comportamento, in partenza da metà luglio, e ambulatori di neuropsichiatria aperti al territorio, in collaborazione con la Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza dell’Asst Spedali Civili di Brescia. Nel piano interrato infine una palestra interna e salette per laboratori.

Costo dei lavori

Di circa 4 milioni di euro il costo dei lavori, finanziati per 1 milione dal bando «Emblematici» di Fondazione Cariplo, i restanti messi dalla cooperativa. I costi preventivati nel 2020 erano di poco più di 3 milioni di euro, lievitati per fattori esterni, dalla pandemia all’aumento dei prezzi delle materie prime: all’appello mancano ancora 440mila euro per completare del tutto la realizzazione della struttura, per finanziare la quale è aperta una raccolta fondi sostenuta da Fondazione della comunità bresciana (https://www.cpeegiovani.it/).

Le dichiarazioni

«Questo spazio non vuole essere solo un luogo di accoglienza, riabilitazione e risocializzazione, ma anche di re-inserimento - ha detto la presidente della cooperativa Fraternità Laura Rocco -. C’è stata la collaborazione del Dipartimento di design del Politecnico di Milano ed è stato pensato con i bambini, gli adolescenti e le famiglie». Realtà definita dalla sindaca Laura Castelletti «un modello sociale innovativo», con la sua «rete che ha coinvolto il Terzo settore, le istituzioni e le fondazioni. Per noi è stato fondamentale accompagnare questo progetto, anche assieme al Consiglio di quartiere».

La direttrice della Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza dell’Asst Spedali Civili e presidente della Società italiana di Neuropsichiatria, Elisa Fazzi, durante un incontro prima del taglio del nastro, moderato dal direttore del Giornale di Brescia Nunzia Vallini, ha restituito i numeri del disagio psichico tra bambini e adolescenti: «La neuropsichiatria infantile segue 11mila pazienti l’anno, le prestazioni ambulatoriali sono state 97mila e sono sempre in crescita - ha detto -. Circa 253mila ragazzi in Lombardia avrebbero bisogno di un intervento di neuropsichiatria infantile: accedono ai servizi uno su due. Questo aumento dell’ultimo decennio comporta una crescita di accessi in Pronto soccorso dei casi più gravi, gialli e rossi, soprattuto a carico di preadolescenti e adolescenti, la fascia a cui la Fraternità offre i suoi servizi».

Dati commentati dall’assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso: «Pensiamo se non garantissimo accesso a una madre su due che deve partorire. La dice lunga su questa realtà, che io definisco di emergenza silenziosa. Ci vogliono tanti centri di questo tipo, stiamo lavorando, soprattutto con la presidente della Società italiana di neuropsichiatria infantile». «Un disagio a cui abbiamo il dovere di rispondere - gli ha fatto eco l’assessora a Istruzione, formazione e lavoro Simona Tironi -. Questa la risposta più bella e concreta che possiamo dare, grazie a un progetto da subito sposato dalla Regione».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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