«In piazza con Noi» alla Fiera di Lonato tra tradizione e futuro
Il sindaco Roberto Tardani ha ben concluso: «Fiera bagnata, Fiera fortunata». Nonostante la pioggia che ha accompagnato la diretta di «In piazza con noi», la mattina di domenica 19 gennaio, nessuno si è fatto scoraggiare: che il sole splenda come sabato o che il cielo sia grigio, l’appuntamento con «la tradizione che fa comunità» è imperdibile.
Ai microfoni di Clara Camplani e Marco Recalcati, sono dunque passati gli amministratori, le anime della Fiera, i protagonisti della cultura, dell’impresa e dell’agricoltura, essenza della manifestazione giunta al traguardo della 67esima edizione.
Storia, cultura e volontariato
Fiera, quindi, che per Tardani è «specchio della comunità. Nel 2023 siamo stati premiati per la qualità della vita, l’anno scorso per il benessere garantito sul nostro territorio». Come ha precisato l’assessore ai Servizi sociali Nicola Bianchi, «anche grazie ai servizi che riusciamo a mettere in campo, per giovani e anziani».
È così anche per il sindaco: «La nostra città – ha detto – sta crescendo perché riusciamo a offrire servizi ottimi: pensiamo alle scuole, al tessuto economico, alle eccellenze che ci consentono di valorizzare le nostre radici». Concetto applicabile a ogni settore, incluso quello storico-culturale: si pensi alla Fondazione Ugo Da Como, «un gioiello» di cui il direttore Stefano Lusardi ha parlato ieri, presentando la mostra sul legame tra il senatore e lo scultore Luigi Contratti, autore del Monumento ai Caduti di piazza Martiri. I ragazzi di Bagatta e Paola Di Rosa hanno approfondito la storia del monumento con una ricerca.
In tema di cultura e volontariato, si pensi anche ai volontari che operano attorno alla chiesa del Corlo. Davide Sigurtà ha raccontato dell’edificio dalle sale che ospitano la mostra «Pennellate di memoria», che ha visto i ricordi degli anziani della Fondazione Madonna del Corlo immortalati su tela.
«Cerchiamo – ha detto l’assessore alla Cultura Mariangela Musci – di tener fede al nostro progetto: valorizzare le nostre risorse, materiali e immateriali». Una risorsa preziosissima per Lonato, senza dubbio, è la sua banda: il corpo musicale diretto da Carlo Righetti ieri ha incantato il pubblico.
Come valorizzare tutte queste risorse?
Per il vicesindaco Monica Zilioli, «investendo molto, cercando di dare risposte ai bisogni dei cittadini». Una novità in risposta alla banda appena menzionata è la Casa della musica, che dovrebbe sorgere a fianco dell’abbazia di Maguzzano.
La Fiera di Lonato
Luogo naturale di valorizzazione delle risorse della città è, di nuovo, la Fiera. L’hanno ben raccontata sia Laura Giacomelli, sia Michele Ugolini, presidente e direttore del Comitato organizzativo che da mesi è al lavoro.
Per l’assessore all’Agricoltura, Massimo Castellini, la Fiera offre «l’opportunità di toccare con mano l’agricoltura». Ecco perché accanto agli stand e al folclore, mai mancano le occasioni di approfondimento: «Lonato è sempre il primo incontro dell’anno con i soci – ha detto il vicedirettore di Coldiretti Brescia, Mauro Belloli – e il tema scelto è stato il futuro».
Al convegno di venerdì mattina, sono stati al centro sostenibilità, innovazione ed energia, con la partecipazione di istituzioni, imprenditori e scienziati. Sostenibilità è stata anche la parola chiave dell’incontro di Confagricoltura Brescia: «Come agricoltori – per il vicepresidente Oscar Scalmana – rappresentiamo il passato e il futuro».
Ben consapevole del ruolo dell’agricoltura è l’assessore all’Ecologia, Christian Simonetti: «Anche noi, come gli agricoltori, perseguiamo l’obiettivo di preservare il nostro territorio per il futuro». Così, la Fiera dà l’arrivederci al prossimo anno. Ma Lonato tornerà presto in festa: i suoi Alpini, nella prima settimana di febbraio, celebrano i cento anni.
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