«In Piazza con Noi», a Malonno un ringraziamento alle nostre radici
L’agricoltura, con i suoi valori e le sue sfide, è stata la protagonista della puntata di domenica 10 novembre di «In Piazza con Noi», trasmessa da Teletutto in diretta da Malonno, dove si è celebrata l’edizione provinciale della Giornata del Ringraziamento di Coldiretti, appuntamento istituito dall’associazione di categoria agricola assieme alle Conferenza episcopale italiana nel 1951. Una «festa di popolo e comunità», come l’ha definita il presidente nazionale di Coldiretti, Ettore Prandini, per ringraziare del raccolto dell’anno, ma anche una vetrina per le eccellenze agricole.
L’mpegno
Il tema della Giornata era «la speranza per il domani», un auspicio per il futuro dell’agricoltura: «Per noi è un momento importantissimo, una giornata in cui rendiamo grazie per la terra e i suoi frutti – ha detto ai microfoni dei conduttori Clara Camplani e Marco Recalcati la presidente di Coldiretti Brescia, Laura Facchetti –. Il tema è la speranza verso un’agricoltura più sostenibile. Non potevamo che farla in uno dei comuni più rappresentativi della Val Camonica, dove il concetto di una sostenibilità virtuosa è il modello».
A metà mattina è stata celebrata la messa dal vicario episcopale mons. Carlo Tartari, con la benedizione dei prodotti e dei mezzi agricoli, mentre per tutto il giorno Malonno si è animata dal mercato di Campagna amica.
Le testimonianze
Tra le testimonianze raccolte dalla trasmissione, quella di Simone Scalvinoni, titolare di un’azienda agricola a Berzo Inferiore e referente di zona per Coldiretti in Val Camonica: «Consiglio sempre di comprare italiano, perché comprando italiano siamo già uno step avanti rispetto agli altri Stati – ha detto –. E poi possibilmente di andare dal produttore».
Mauro Belloli, vicedirettore di Coldiretti Brescia, ha invece ricordato le maggiori preoccupazioni dell’agricoltura bresciana: «Una è l’annata climatica che abbiamo vissuto: le primavere piovose tra maggio e giugno o il settembre piovoso hanno ritardato i raccolti e in molti casi li hanno ridotti al minimo». Ci sono poi le emergenze sanitarie: peste suina africana, influenza aviaria, lingua blu. «Non devono preoccupare i consumatori – ha detto Belloli –. Ma riguardano da vicino gli operatori e mettono a rischio gli allevamenti».
I volti dell’agricoltura
Molti i volti dell’agricoltura camuna e bresciana raccontati durante la puntata, dagli agriturismi all’università della montagna di Edolo, Unimont, dal caseificio sociale Cissva ai giovani imprenditori di Coldiretti.
Ai microfoni Nadia Turelli, presidente di Donne impresa di Coldiretti Brescia, ha raccontato del progetto di educazione alimentare promosso dal gruppo nelle scuole elementari, in partenza a breve: «A fine anno chiediamo un elaborato: quello premiato l’anno scorso è stato di Sonico, una canzone dove i bambini raccontavano i trucchi che abbiamo insegnato loro per leggere l’etichetta e scegliere i prodotti. Sarà utilizzata come sigla di tutti i progetti scuola a livello nazionale».
Sullo stato dell’arte dell’agricoltura italiana così il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini: «Il valore complessivo della filiera agroalimentare è di 620 miliardi, con 4 milioni di occupati. – ha detto –. Il 2024 sarà un anno storico per il record di esportazioni: 70 miliardi il valore complessivo, ma nei prossimi anni potremmo arrivare ai 100 miliardi di agroalimentare esportato».
A livello comunitario occorrono però politiche di «reciprocità»: «Se imponiamo regole in termini di rispetto ambientale ai nostri imprenditori, dobbiamo pretendere che le stesse regole vengano a tutti quei Paesi che vogliono esportare in Europa». Infine un plauso a Brescia: «Sta diventando un punto di riferimento a livello nazionale ed europeo grazie a quello che ha saputo realizzare».
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