In Piazza con noi a Mairano per la Sagra del contadino
Un tuffo nel passato, un ritorno alla vita semplice e laboriosa di quegli uomini che cento anni fa coltivavano la terra e delle loro mogli si occupavano della casa e crescevano i figli. A Mairano tutto è pronto per rendere omaggio a questa storia che il sapore delle cose buone. Tre giorni di festa nel paese della Bassa bresciana per la Sagra del contadino che diventa quest’anno maggiorenne e che «per l’occasione - dice il presidente del Museo della Civiltà Contadina, Gianmarco Quadrini - sfoggia il vestito più bello».
Protagonisti
In Piazza con noi non poteva mancare all’appuntamento e domenica le nostre telecamere si sono accese piazza antistante il Museo, per vivere la festa tra canti, balli, buon cibo, antichi mestieri, tradizioni e sfilata di più di cento trattori d’epoca. Non c’è persona a Mairano che non sia coinvolta nella festa del paese. Una festa tutta da vivere nelle vie di Mairano, nelle cascine, con la gente e tra la gente. Ogni anno sono decine di migliaia le persone che raggiungono Mairano per la Sagra del contadino e questa edizione (grazie al ricchissimo programma di eventi) si preannuncia da record.
Il neo sindaco, Filippo Ferrari, figlio del compianto Franco (già presidente di Coldiretti Brescia, parlamentare, senatore ed europarlamentare) ha respirato valori e tradizioni contadine sin da bambino e oggi, da primo cittadino, è pronto a vivere la sagra con «orgoglio - dice - e grande senso di responsabilità. Mairano è un paese piccolo fatto di gente perbene e tra queste tanti giovani che credono nelle tradizioni e che vogliono far sì che la vita, la storia, e il lavoro dei loro genitori e nonni non vengano dimenticati».
«Giovani che sono parte attiva della Pro loco e che insieme all’Amministrazione condividono l’obiettivo di far divenire Mairano - aggiunge il sindaco - paese sempre più vivo e vivace, attrattivo, attento ai bisogni delle persone di ogni età e capace di guardare al futuro cogliendo nuove opportunità nel solco della tradizione». La grande casa dove lavorare insieme è quella del Museo della civiltà contadina, intitolato al maestro Dino Gregorio, colui che negli anni Settanta con grande lungimiranza e amore per il suo paese, iniziò a raccogliere, facendosi aiutare propri dai suoi alunni e dalle loro famiglie, oggetti e strumenti dell’attività contadina.
Oggi il Museo della civiltà contadina di Mairano è una grande realtà, uno spazio vivo, ricchissimo di oggetti e di storia.
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