In città due nuovi bandi per sostenere il Distretto urbano del commercio

Paola Gregorio
«La volontà è creare un volano che possa portare investimenti nel centro storico», sottolinea l’assessore comunale al Commercio Andrea Poli
Una persona in centro a Brescia - © www.giornaledibrescia.it
Una persona in centro a Brescia - © www.giornaledibrescia.it
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Che la crisi del commercio sia un fatto anche nella nostra città, con negozi sfitti in alcune vie del centro, è visibile ad occhio nudo. Mentre sono cresciuti, e di molto, bar e ristoranti. La decisione della Loggia di continuare a sostenere i commercianti del Duc, il Distretto urbano del commercio, parte dalla fotografia dell’esistente. La Loggia lo fa con due nuovi bandi, che saranno pubblicati a fine febbraio e daranno contributi per supportare costi e spese di attività già esistenti o per finanziare l’apertura di nuove.

Investimenti

I due bandi valgono complessivamente 150 mila euro e il Comune ne ha messi 127 mila dal suo bilancio, mentre la cifra restante proviene da residui di precedenti bandi Duc. Non è previsto il cumulo con altri contributi. «La volontà è creare un volano che possa portare investimenti nel centro storico», sottolinea l’assessore comunale al Commercio Andrea Poli.

Il bando che sosterrà l’apertura di nuove attività è strettamente dedicato a quelle commerciali e ha un budget di 100 mila euro. «Negli ultimi anni bar e ristoranti hanno avuto una crescita importante nel centro quindi meritava un'attenzione particolare il commercio in senso stretto», spiega Poli. In questo bando, come nell’altro, è prevista una premialità maggiore, quindi contributi più alti, per chi si insedierà in assi viari ritenuti prioritari, ovvero le direttrici di accesso al distretto: via Gramsci, Moretto, corso Cavour, Garibaldi, Mameli, Magenta, Zanardelli, Palestro, Martiri della Libertà e via Porcellaga.

Contributi

«Il contributo può arrivare fino a 20 mila euro per le nuove attività che insedieranno in negozi sfitti – precisa Giovanni Fontana, manager del Duc –. Il termine per rendicontare il tutto è il 15 novembre 2025». L’altro bando che andrà a sostenere le spese di gestione ha un budget di 50 mila euro ed è rivolto sia ad attività commerciali e artigianali che di ristorazione.

Paolo Panteghini, presidente del Comitato di sviluppo economico sottolinea: «Questi due bandi sono calibrati sulle informazioni disponibili. Le prossime decisioni saranno prese acquisendo banche dati. I risultati serviranno anche per calibrare un prossimo bando». La sindaca Laura Castelletti annuncia che se i bandi funzioneranno e avranno un’adesione significativa «potremo implementare con ulteriori risorse. Il commercio ha bisogno di essere sostenuto anche perché garantisce sicurezza e vivibilità», aggiunge.

Le associazioni

Il presidente di Confcommercio Brescia Carlo Massoletti ha ricordato: «In Lombardia stanno chiudendo due negozi al giorno con una perdita di 200 addetti al mese, ma il terziario produce ancora il 70 per cento della ricchezza. La crisi del commercio e il processo di desertificazione stanno andando avanti ma non sono irreversibili. L’Amministrazione comunale con questi bandi dimostra che c’è voglia di mettersi in gioco. Sul contrasto alla desertificazione commerciale stiamo ingaggiando tutti gli enti che hanno competenza. Il tema sicurezza è uno dei più evidenti da affrontare in città. Bene il bando ma teniamo una finestra aperta su questo. La sicurezza non è ideologica».

Stefano Boni direttore di Confesercenti Brescia ha pure confermato «l’importanza dei bandi e l’apertura dell’Amministrazione a proseguire. Lavoriamo per consolidare le imprese esistenti e attrarne di nuove».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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