In arrivo barriere e varianti per ridurre i rumori delle Provinciali

Le opere da eseguire a breve termine riguardano, tra le altre, la Sp8, la 237, la 510 e la 572
Una barriera fonoassorbente (foto d'archivio) - © www.giornaledibrescia.it
Una barriera fonoassorbente (foto d'archivio) - © www.giornaledibrescia.it
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Operazione silenzio. L’Europa ordina, la provincia di Brescia esegue. Nell’ultimo Consiglio provinciale prima del rinnovo del 29 settembre, il Broletto approva il Piano di azione per la gestione del rumore ambientale lungo le strade provinciali vicine ai nuclei abitati.

Da Piancogno a San Gervasio Bresciano, da Montichiari a Gussago, dalla Valsabbia al Garda passando per la Tangenziale Sud di Brescia. Nel Piano è un pullulare di manti fonoassorbenti, barriere e devianti lungo i tratti più critici gestiti dall’Ente, con l’unico scopo di mitigare i rumori e ridurre i livelli acustici sulle facciate degli edifici che affacciano sulle strade. Nel Piano, che vale quasi 60 milioni di euro, sono distinti gli interventi programmati nel breve periodo e quelli a lungo termine.

Gli interventi

I primi interessano la Sp8 a Piancogno, la Sp011V2 a San Gervasio Bresciano, la Tangenziale Sud di Brescia, la Sp236 a Montichiari, la Sp237 a Caino, Preseglie, Vestone, Lavenone, Idro, Anfo e Bagolino, la Sp510 a Gussago, Rodengo Saiano e Passirano, la Sp567 a Lonato, la Sp572 a Padenghe sul Garda, Moniga del Garda e Manerba del Garda, la Sp573 a Coccaglio, la Sp668 a Ghedi e la SpIX a Capriano del Colle.

Soltanto in seguito si procederà a lavori a lunga scadenza, che porteranno alla riduzione dei flussi che transitano nei centri abitati attraverso la realizzazione di nuove strade per deviare il traffico di transito dalle aree più densamente abitate: si tratta della variante della Sp235 al centro abitato di Pompiano, della bretella di collegamento tra la 45bis e la Tangenziale Sud di Brescia, della variante alla Sp24 all’abitato di Isorella e della variante della Sp235 al centro abitato di Roncadelle. A spiccare, in termini di investimento, è soprattutto la deviante di Lavenone, che costerà ben 55 milioni di euro.

A sciogliere ogni dubbio sui benefici che ne trarranno le Comunità bresciane coinvolte ci ha pensato il Laboratorio di Acustica applicata del Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Industriale dell’Università degli Studi di Brescia, che ha contribuito scientificamente all’elaborazione del Piano.

Studi

Gli effetti degli interventi sono stati infatti simulati «nello scenario di progetto con un modello matematico, allo scopo di stimare l’efficacia delle azioni della configurazione post operam», come si legge in una nota del Broletto.

La volontà è dunque quella di proseguire nell’opera già cominciata anni fa, con l’installazione di oltre 8.000 metri di barriere antirumore prevalentemente lungo tratti della viabilità extraurbana principale, l’apertura della variante Est di Montichiari a fine 2023 e della deviante di Pontoglio a fine 2021, oltre a quella di Bagnolo Mella in fase di ultimazione.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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