Arrestato il sindaco di Istanbul, principale oppositore di Erdogan

Ekrem Imamoglu è stato portato al quartier generale della polizia con l’accusa di «corruzione». Il suo partito l’aveva indicato come candidato alle prossime presidenziali
Ekrem Imamoglu, sindaco di Istanbul - Foto Epa/Erdem Sahin © www.giornaledibrescia.it
Ekrem Imamoglu, sindaco di Istanbul - Foto Epa/Erdem Sahin © www.giornaledibrescia.it
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Il sindaco di Istanbul, Ekrem Imamoglu, principale oppositore del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, è stato arrestato stamattina insieme a decine di suoi collaboratori, rappresentanti eletti e membri del suo partito, con l'accusa di «corruzione». L'agenzia statale Anadolu ha citato anche le accuse di «terrorismo» e di «aiuto al Pkk», il Partito dei Lavoratori del Kurdistan fuorilegge, contro sette sospetti, tra cui Imamoglu. Secondo uno dei suoi stretti collaboratori, il sindaco, indicato dal suo partito come candidato alle prossime elezioni presidenziali, è stato portato al quartier generale della polizia.

Il video

In un video postato su X, il sindaco 53enne, che si stava vestendo e allacciando la cravatta, ha denunciato la perquisizione della sua casa: «Centinaia di poliziotti sono arrivati alla mia porta. La polizia ha fatto irruzione e ha bussato. Mi affido alla mia Nazione», ha detto.

Tutti i raduni e le manifestazioni sono stati vietati fino a domenica dal governatore di Istanbul e, secondo il canale televisivo privato Ntv, la stazione della metropolitana nell'emblematica piazza Taksim, nel centro di Istanbul, è chiusa. Prima del suo arresto, Imamoglu aveva programmato di radunare i suoi sostenitori nella parte asiatica di Istanbul. Il primo cittadino della metropoli turca resterà in carcere per almeno quattro giorni. Lo ha affermato il direttore della CnnTurk, citando fonti informate. «Ci si aspetta un periodo di detenzione di 4 giorni. C'è un'ordinanza di arresto per 106 persone e 84 (tra queste) sono al momento in stato di arresto», ha affermato Nihat Uludag.

Il messaggio

Imamoglu ha poi pubblicato un altro messaggio: «La nostra Nazione darà la risposta necessaria alle bugie, alle cospirazioni, alle trappole, a coloro che violano i diritti delle persone e rubano la volontà del popolo. Prima mi affido a Dio e poi alla nostra Nazione» si legge in una nota manoscritta e postata sui suoi canali social.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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