Il tunnel inaugurato da Salvini a Lumezzane è ancora un cantiere

Angelo Seneci
I lavori sono fermi. Enrico Salvinelli del Movimento Nazionale La Rete dei Patrioti: « Dopo lo spot elettorale quanto aspetteremo?»
La segnaletica da temporanea è ormai permanente - © www.giornaledibrescia.it
La segnaletica da temporanea è ormai permanente - © www.giornaledibrescia.it
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Dopo tante polemiche tra tempi di realizzo e costi aumentati, il tunnel per l’uscita dei mezzi dalla zona industriale di Lumezzane è stato ufficialmente inaugurato lo scorso 5 maggio alla presenza del vice premier Matteo Salvini.

Stallo

«Oggi - dice Enrico Salvinelli, del Movimento Nazionale, La Rete dei Patrioti - dopo oltre 2 mesi la situazione del cantiere però è rimasta praticamente la stessa. I lavori di completamento sono fermi e il cantiere non è più stato terminato». Lo stallo è chiaro, transitando si nota materiale da smaltire, segnaletica temporanea, asfalti da rifare, protezioni provvisorie, riempimenti e verde da sistemare.

«Il periodo elettorale - continua Salvinelli - aveva dato un’accelerazione a questa opera che procedeva lentamente da parecchio tempo e ora, dopo lo spot elettorale e la decisa vittoria con la riconferma del centrodestra riunito, è lecito chiedersi per quanto bisogna aspettare la fine dei lavori? Saranno sufficienti 1.450.000,00 euro previsti ad oggi come costi dell’opera completa? Attendiamo risposte certe».

Costi

Ricordiamo che la copertura del costo è garantita da 300.000 euro pervenuti dalla Provincia, 500.000 euro dai decreti aiuti ministeriali, emessi per coprire il maggior costo dei materiali, mentre il resto lo mette il Comune. I lavori sono iniziati nel 2022 e realizzati utilizzando il cantiere che Asvt aveva aperto per la realizzazione del collettore della Valtrompia nel tratto lumezzanese.

Il tunnel deve essere utilizzato obbligatoriamente dai mezzi pesanti che escono dalla zona industriale, anche se devono salire per il centro di S. Sebastiano, S. Apollonio e Valsabbia: per raggiungere queste località è necessario quindi scendere fino alla rotonda di Mezzaluna e tornare indietro. Vuol dire fare circa due chilometri in più. Un’opera che però favorisce il flusso proveniente dalla zona industriale valgobbina.

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