Il tram di Brescia avanza: il 24 giugno il progetto definitivo approda in Consiglio comunale

Stefano Zanotti
Il percorso sarà di 11 chilometri, la spesa di 426,3 milioni di euro quasi totalmente coperta dallo Stato. I due capolinea saranno alla Fiera e alla Pendolina
Tram, progetto in consiglio comunale
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Un altro passo decisivo verso la realizzazione del tram a Brescia. La Giunta comunale ha ratificato ieri la proposta di delibera per l’approvazione del progetto definitivo, che verrà discusso in Consiglio comunale il 24 giugno prossimo.

«Il tram guarda a un futuro sostenibile e ci dà la possibilità di migliorare la vita di ognuno di noi - sottolinea la sindaca Laura Castelletti -. Diventerà più facile spostarsi, il traffico e lo stress personale diminuiranno e la qualità dell’aria migliorerà. L’approvazione della Giunta e tutte le sedute delle commissione che ci separano dal 24 giugno rappresentano un passaggio politico fondamentale per la città: stiamo parlando dell’opera pubblica più importante dei prossimi anni».

Il percorso

La linea tramviaria consentirà di ampliare l’offerta del trasporto pubblico nei quadranti urbani non serviti dalla metropolitana. I due capolinea saranno alla Fiera e alla Pendolina, per un percorso di poco superiore agli 11 km e una spesa di 426,3 milioni di euro: 422,6 in arrivo dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e 3,7 stanziati dalla Loggia. «La linea interseca la metropolitana a San Faustino e alla stazione ferroviaria – precisa il vicesindaco con delega alla Mobilità Federico Manzoni -: ci consentirà di coprire una parte importante dell’Oltremella e di servire la zona sud-ovest. Portare il tram alla fiera ci permetterà poi di intercettare moltissimo traffico in entrata in città».

La linea Fiera-Pendolina è già predisposta per supportare la linea T3 Violino-Sant’Eufemia prevista nel Pums (Piano urbano mobilità sostenibile, nel quale è inserita anche la T4 Fiera-Sant’Eufemia): «Nelle prossime settimane daremo mandato a Brescia mobilità di procedere per il progetto da presentare entro il 31 ottobre al ministero», precisa Castelletti.

Nei piani della Loggia, con il tram a regime nel 2032, i passeggeri del trasporto pubblico locale dovrebbero aumentare del 47%, con una riduzione del traffico veicolare privato del 5%. «Sembra poco, ma è la differenza registrata all’ora di punta nel mese di giugno con le scuole aperte e chiuse», evidenzia Manzoni.

Importante è stato anche il lavoro fatto sugli espropri e con il Consigli di quartiere. «Abbiamo effettuato un’operazione di trasparenza importante - precisa ancora il vicesindaco -, che ci ha consentito di assicurare l’effettiva conoscenza del progetto a tutte le proprietà che rientravano nell’ambito dell'operazione. Questo ha fatto emergere contribuiti, anche importanti, come quello che ha portato alla variante del percorso nel tratto dell’Oltremella».

Sulla tragitto della linea verranno apportante anche alcune migliorie urbanistiche, con particolare attenzione all’aspetto ambientale. «Oltre ad avere un incremento delle superfici permeabili, un elemento importante è il bilancio arboreo: ci sarà un saldo positivo di 300 alberi», conferma Manzoni.

Il nodo più importante da sciogliere resta quindi quello legato alla fermata della stazione. «È complesso intervenire dal punto di vista architettonico e ambientale - spiega la sindaca -. I primi progetti che abbiamo visto non ci hanno soddisfatto: a noi interessa che sia funzionale, ma che sia anche un’espressione del bello e un luogo sicuro perché è la porta di accesso alla città. Ci potrebbe essere anche un concorso di idee per ottener il miglior risultato possibile».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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