Il sindaco di Lonato: «Per il depuratore serve una compensazione»
Il depuratore del Garda torna a Esenta: «Anche stavolta, niente barricate ecologiche: se deve essere Lonato, si prevedano compensazioni adeguate». È così per il sindaco di Lonato, Roberto Tardani, che ribadisce la sua posizione a favore della soluzione tecnicamente più vantaggiosa, pur riconoscendo la necessità di adeguati «indennizzi» per il proprio Comune.
La decisione
Era nell’aria ormai da qualche settimana, ieri è arrivata la conferma: la decisione di localizzare il nuovo impianto per la depurazione del Garda a Esenta, presa ieri dalla cabina di regia al Ministero, riapre il dibattito su un tema che da anni infiamma la politica locale e le comunità coinvolte. Da parte sua, il primo cittadino di Lonato ha confermato la posizione che ha sempre tenuto sulla questione, ribadendo l’importanza di privilegiare la soluzione migliore dal punto di vista tecnico e ambientale: «Non sono contrario ai depuratori. Se si dimostra che la scelta migliore è Lonato, non farò barricate. È fondamentale agire per il bene del lago».
Compensazioni
Tardani ha evidenziato come il territorio lonatese sia del tutto in regola dal punto di vista della depurazione, grazie a significativi investimenti fatti negli anni. Tuttavia, qualora come pare Esenta sia davvero la scelta ultima (e di questo il sindaco non ha ancora avuto comunicazione ufficiale), ha sottolineato l’opportunità di prevedere compensazioni da parte dei Comuni gardesani, eventualmente finanziate tramite la tassa di soggiorno: «Se Lonato sarà la scelta definitiva, immagino sia corretto che i Municipi dell’alto Garda contribuiscano», ha aggiunto.
Storia vecchia
La questione del depuratore a Lonato è tutt’altro che nuova. Nel 2017 fu bocciata una mozione della minoranza che proponeva un «no» scritto alla collocazione a Lonato, mentre qualche anno dopo il Consiglio comunale ne approvò un’altra con cui «spingere» verso l’indirizzo Montichiari-Gavardo.
Nel 2021, durante un Consiglio comunale aperto organizzato sulla depurazione proprio a Esenta, quando era stata individuata nella frazione l’area più consona per il depuratore, Tardani aveva auspicato che la decisione finale venisse affidata a un commissario per garantire oggettività. Il commissario è arrivato, nel frattempo è pure cambiato, e ora Esenta di Lonato è tornata all’ordine del giorno, seppur con un’ubicazione del depuratore leggermente spostata verso il confine con Montichiari rispetto al progetto sul piatto tre anni fa. E con lo scarico nel Chiese che farà molto discutere.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato
@I bresciani siamo noi
Brescia la forte, Brescia la ferrea: volti, persone e storie nella Leonessa d’Italia.