Il segretario provinciale del Pd Zanardi: «È ora di accelerare»

L’ex sindaco di Villanuova sul Clisi conferma: «Sulla partita deleghe mi aspetto equilibrio»
Il segretario provinciale del Pd Michele Zanardi © www.giornaledibrescia.it
Il segretario provinciale del Pd Michele Zanardi © www.giornaledibrescia.it
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La disponibilità a collaborare con senso di responsabilità, a prescindere dall’esito elettorale, ma ad una condizione: che il patto politico originario, ossia quello di un «governo istituzionale» invocato dal presidente Emanuele Moraschini, non venga meno e resti ben saldo anche quando si passerà dalla teoria alla pratica.

È una dichiarazione d’intenti per fare chiarezza che suona più come un promemoria quella che arriva dalla voce del segretario provinciale del Pd, Michele Zanardi, in vista del voto di domenica per designare il Consiglio provinciale che verrà. «L’obiettivo è lavorare insieme per risolvere i problemi, declinando la Provincia del fare. Anche perché alcuni nodi oggi sono ancora tutti da sciogliere».

I temi

Il riferimento corre a quelli che per Zanardi costituiscono i temi caldi da affrontare con urgenza: «Sul ciclo idrico bisogna chiudere, anche perché una soluzione in campo esiste. Ma c’è anche la necessità di fare sentire la voce del Broletto sulla questione Depuratore del Garda: è vero, c’è il commissario, ma non possiamo fingere di dimenticarcela, dobbiamo essere di supporto ai territori, ad Ato e Acque Bresciane come facilitatori».

Accanto alle vecchie magagne, ci sono poi le sfide da intraprendere: «La partita del Ptcp non può più attendere: deve essere un piano rivolto alla tutela e che guarda alla riduzione del consumo di suolo, ma applicata in modo equo tra i territori, bisogna istituire indirizzi chiari sulla rigenerazione e iniziare a pensare anche al futuro delle discariche esauste».

Ad esempio? «Penso, ad esempio, alla zona di Travagliato: su quei terreni, ormai non più utilizzabili, potrebbero nascere parchi fotovoltaici» è la proposta del segretario dem. Oltre al capitolo infrastrutture («che si lega anche al dissesto idrogeologico»), ci sono altre due priorità per Zanardi: «Sul trasporto pubblico locale, il territorio vive un evidente disagio: non ci si può più basare solo sul percorso scolastico, specie con una popolazione sempre più anziana, bisogna pianificare in modo differente e partire dai servizi, dagli ospedali e le case di comunità».

Il secondo fronte è quello dell’Its: «Manca solo l’ultimo miglio per avviarlo e ora non ci sono più ostacoli per l’apertura». Infine, la considerazione politica: «Serve giocare una partita comune e noi ci saremo anche se dovessimo ottenere la maggioranza con il nono consigliere». E sulle deleghe? Zanardi non usa giri di parole: «Mi aspetto che ci sia equilibrio e che vengano distribuite equamente. Tenendo presente che ci sono alcune partite e ambiti che non possono essere gestiti da alcuni candidati». 

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