Il ricordo di Idris, «grande bresciano»: per lui anche la star Youssou N’Dour
Un’esplosione di colori - quelli dei meravigliosi abiti tradizionali dell’Africa - e tanti bei ricordi hanno accompagnato in Loggia la mattinata in ricordo di Idris Sanneh, il giornalista e personaggio televisivo scomparso a 72 anni il 4 agosto dell’anno scorso.
La giornata in memoria del grande tifoso della Juve, che per molti anni ha vissuto a Brescia, è stata organizzata dalla famiglia di Idris, che stamattina era presente nel municipio del capoluogo, dove è stata accolta dal vicesindaco Federico Manzoni e dalla consigliera comunale Raisa Labaran insieme con alcune personalità di spicco del Senegal: il console generale Mamadou Lamine Diouf, l’artista e compositore Youssou N’Dour (che questa sera si esibirà al Florida di Ghedi con un concerto in memoria dell’amico Idris) e il presidente dell’associazione dei senegalesi di Brescia e provincia Babacar Sall.
L’emozione
«È molto emozionante per noi ricordare papà - ha detto la figlia di Iris, Hadija Sanneh -. Mio padre era un operaio del pensiero e aveva radici talmente profonde che poteva dilatare la sua appartenenza a più popoli e culture». Il vicesindaco Manzoni ha definito Idris «un grande bresciano» e ha ricordato che il Consiglio comunale di Brescia ha al suo interno quattro nuovi cittadini italiani, tra cui la consigliera Raisa Labaran, invitando infine tutti a prendere parte al Festival della pace in programma per novembre, che avrà come tema i rapporti con l’Africa.
Interculturalità
Raissa Labaran ha sottolineato come «se tante persone di prima e seconda generazione hanno trovato spazio nella comunità italiana è anche merito di Idris, perché ci ha sempre insegnato che non siamo secondi a nessuno».
L’avvocato Babacar Sall ha evocato alcuni dei tanti ricordi gioiosi che il giornalista trasmette, mentre il professor Cheikh Tidiane Gaye, presidente dell’Accademia internazionale Leopold Sedar Senghor ha ricordato Idris come «un grande simbolo di interculturalità: gli si dovrebbe intitolare una via». Il console generale del Senegal a Milano, Mamadou Lamine Diouf, si è detto «emozionato nel parlare di Idris: era davvero una grande persona».
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