Il primo gruppo di bresciani ha lasciato Madeira: «Finalmente»
«Stiamo finalmente arrivati a Porto». È questo il messaggio di Paolo Amarante, uno dei bresciani bloccati da giorni nell’arcipelago portoghese di Madeira. Insieme ad altri cinque ragazzi di Ghedi e Calvisano (Stefano Franchini, Lorenzo Carleschi, Marco Boldrini, Nicola Del Mosca e Ottavio Scarano) si è lasciato alle spalle l’arcipelago di Madeira in preda alle fiamme dei boschi e alle raffiche di vento per arrivare nell’Europa continentale.
Emergenza
Prima di salire sull’aereo, il bresciano racconta le ultime concitate 72 ore: «La situazione in cui ci siamo trovati domenica è stata davvero d’emergenza. Gli aerei non riuscivano a decollare né ad atterrare, l’isola è finita in overbooking e per miracolo siamo riusciti a trovare un alloggio ad un costo più o meno sostenibile. Siamo riusciti a non passare le notti in aeroporto, ma molti italiani non hanno avuto la nostra stessa fortuna».
A confermarlo è Giangiacomo Calovini, capogruppo di Fratelli d'Italia in commissione Affari esteri alla Camera, in costante contatto con gli 11 bresciani presenti sull’isola fino a ieri. «Il disagio che molti italiani stanno vivendo da giorni sull'isola di Madeira - ha riferito - è chiaramente imputabile ai disservizi delle compagnie aeree dovuti a diversi fattori ed è quindi ancor più apprezzabile che la Farnesina e la nostra Ambasciata a Lisbona, che ringrazio, si siano comunque prontamente attivate per fornire assistenza. Ho personalmente parlato con il nostro Ambasciatore in Portogallo Claudio Miscia che mi ha spiegato nel dettaglio tutto lo sforzo che è stato fatto in questi giorni per cercare di assistere al meglio gli italiani che ancora sono sull'isola ma tutti sono moderatamente convinti che nel giro di qualche giorno la situazione sarà risolta».
La situazione di stallo si è sbloccata proprio nella giornata di oggi, dopo che le compagnie aeree e l’Ambasciata italiana a Lisbona si sono attivate per garantire il ritorno degli italiani bloccati. Al momento della partenza dei primi sei bresciani, nello scalo la situazione appariva meno allarmante delle 48 ore precedenti ma permaneva uno scenario difficile, precario, con decine di persone accampate in attesa di novità.
L’altro gruppo
Resta invece a Madeira un secondo gruppo di bresciani: Andrea Federici, Giovanni Sala, Luca Cogi, Edoardo Reccagni e Mattia Donghi. I cinque ragazzi di Palazzolo sull’Oglio e Coccaglio partiranno infatti la prossima settimana, avendo scelto volontariamente il rimborso dalla compagnia aerea ma perdendo automaticamente ogni diritto di rientro immediato.
Intanto già ieri l’Ambasciata ha contattato tutti i viaggiatori per fornire l’assistenza necessaria in attesa dei voli. L’emergenza dovrebbe rientrare definitivamente in 48 ore. Intanto, i familiari di Paolo Amarante e dei suoi amici attendono i ragazzi ad Orio al Serio. «Da Porto però sarà compito nostro tornare in Italia», conclude il ragazzo.
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