Il no di Maclodio al 25 Aprile, la minoranza scrive a Mattarella

«Profonda doglianza e grande dispiacere», perché «tale mancata celebrazione istituzionale finisce col privare i cittadini di un’importante ricorrenza della nostra Storia, oltre che non rispettare una legge della Repubblica». Così Luca Crotti, capogruppo di «Maclodio in movimento», nella lettera inviata al presidente Sergio Mattarella all’indomani della decisione del sindaco del paese di non festeggiare il 25 Aprile come festa della Liberazione, ma come «commemorazione dedicata ai caduti di guerra».
Insieme ai consiglieri Barbara Lorenzi
e Marcello Orizio, Crotti ricorda «come la Resistenza sia un capitolo – tanto come evento, che come momento storico, che nondimeno quanto fenomeno di persone combattenti totalitarismi quali il nazismo ed il fascismo – fondamentale della Repubblica Italiana, che vada difeso, celebrato e trasmesso oltre ogni forma di ostruzionismo».La lettera al presidente della Repubblica vuole essere un modo per «esprimere pubblicamente l’adesione ai valori democratici e repubblicani, che sono le fondamenta dell’Italia».
«Purtroppo – si chiude la lettera – il nostro piccolo Comune non potrà fisicamente celebrare l’importante ricorrenza del 25 aprile, per scelta del Sindaco; ma è auspicio che ogni abitante di Maclodio che si riconosca nei suddetti Valori possa in pectore guardare a Voi e sentirsi riscaldato e corrisposto nella difesa della Memoria della Resistenza e della Libertà, che gli attuali tempi cupi paiono voler adombrare.
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