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Il MuSa di Salò cerca il nuovo direttore: il bando

La Redazione Web
Le candidature dovranno pervenire entro il 22 marzo. La figura professionale che si richiede dovrà coordinare sia la Fondazione che il Museo
Gli interni del MuSa - © www.giornaledibrescia.it
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Un nuovo direttore generale per il MuSa di Salò. La Fondazione Opera Pia Carità Laicale e Istituto Lodroniano, in esecuzione della delibera del Consiglio del 30 gennaio, ha pubblicato un bando per la selezione della nuova figura, che dovrà coordinare sia la Fondazione sia il MuSa, gestito in convenzione con il Comune di Salò.

Valorizzare il patrimonio 

Il nuovo consiglio di amministrazione, nominato lo scorso 2 novembre, intende intraprendere un percorso di crescita orientato alla valorizzazione del patrimonio culturale della città. Le linee guida del mandato si ispirano a una visione che considera la cultura uno strumento essenziale per rafforzare il tessuto comunitario, con particolare attenzione alle esigenze dei giovani e all’i per visitatori nazionali e internazionali.

Modalità di selezione

Il bando, scaricabile dal sito del Museo di Salò e da quello del Comune di Salò, prevede che una Commissione di valutazione, composta da esperti in gestione museale, istituzioni culturali e amministrazione pubblica e presieduta dal presidente della Fondazione, esamini le candidature. Le domande, da compilare tramite il modulo allegato al bando, dovranno essere presentate entro le 12.30 del 22 marzo, seguendo le modalità indicate. Tra i requisiti minimi per l’ammissione figurano: laurea, o titolo equivalente conseguito anche all’estero, con preferenza per indirizzi legati alla conservazione e valorizzazione dei beni culturali o con un orientamento manageriale. Esperienze professionali nella gestione, organizzazione o coordinamento di progetti culturali, con particolare riferimento a musei e istituzioni affini. Buona conoscenza della lingua italiana e inglese, sia scritta che parlata.

Il bando valorizza, inoltre, ulteriori titoli di studio (specializzazioni, dottorati, master) e competenze manageriali, scientifiche e culturali, che includano l’esperienza nell’organizzazione di mostre, convegni ed altre iniziative culturali. Saranno apprezzati anche i contributi accademici, la partecipazione a convegni di settore e le pubblicazioni relative al campo museale.

Il MuSa: un polo culturale di riferimento

Il Museo di Salò ospita collezioni che spaziano dall’Età Romana al XXI secolo e rappresenta un punto di riferimento per il territorio. Nel 2024 il museo ha registrato oltre 17.600 ingressi, grazie a mostre permanenti, iniziative temporanee e un’attiva offerta didattica rivolta alle scuole. Il MuSa riaprirà al pubblico sabato 22 marzo, con orari di apertura dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 18.

Un’eredità storica 

Fondata sulla tradizione che affonda le radici nella Compagnia della Carità Laicale del 1595, la Fondazione ha saputo coniugare la gestione di un patrimonio storico e culturale con l’innovazione, promuovendo sinergie significative con il Comune di Salò. Dall’avvio del Piano Integrato di Recupero degli anni ’90 alla trasformazione in fondazione nel 2004, l’ente ha consolidato il suo ruolo nella valorizzazione degli immobili comunali e nella gestione del MuSa, contribuendo in modo determinante allo sviluppo culturale del territorio.

Con questo nuovo bando la Fondazione si propone di «individuare una figura di eccellenza, capace di condurre una strategia pluriennale volta a potenziare ulteriormente l’offerta culturale, rafforzare l’identità locale e stimolare collaborazioni sia sul piano territoriale che nazionale».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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