Il maltempo non dà tregua al Bresciano e si stimano danni per milioni di euro

Federico Bernardelli Curuz - Barbara Fenotti
Da Gussago a Cellatica a preoccupare sono i torrenti. A Sarezzo colpite aree pubbliche e private: subito 280mila euro per la messa in sicurezza
Allagamenti a Sarezzo - © www.giornaledibrescia.it
Allagamenti a Sarezzo - © www.giornaledibrescia.it
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Il maltempo non risparmia nemmeno Cellatica. Le forti piogge di queste ore, abbattutesi con particolare insistenza sull’Hinterland e in Franciacorta, hanno causato ieri mattina allagamenti sia in zona Fantasina che in zona industriale creando disagi ad abitanti e ad aziende.

«In Fantasina siamo dovuti intervenire per liberare una caditoia e un chiusino ostruiti che non permettevano il corretto deflusso dell’acqua - ha dichiarato il sindaco, Marco Marini -. Anche la zona industriale è stata invasa dall’acqua e pure in questo caso si è intervenuti, a supporto delle aziende, e in entrambi i casi la situazione è in via di risoluzione».

La zona più colpita è stata via Badia, a sud del paese. Qui la vicina convergenza di tre torrenti - il Vaila e La Canale da Gussago e Brione, e il Solda dalle colline di Cellatica e Sant’Anna - è stata sottoposta ad una massiccia ondata di piena che ieri mattina, attorno alle 10, non è stata contenuta dagli argini ed ha portato allo straripamento del corso d’acqua. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, supportati dalla polizia locale e dall’Ufficio tecnico del Comune di Cellatica. Fin dal mattino il personale delle aziende colpite si è messo al lavoro per ripulire dal fango gli scantinati e le aree ove sono custoditi i macchinari.

A Gussago

Si lavora senza sosta anche (e soprattutto) a Gussago, ove l’encomiabile lavoro della Protezione civile - Gruppo Sentieri Gussago, e dei tantissimi volontari, assieme ai Vigili del fuoco, sta tamponando l’inarrestabile forza dell’acqua che anche ieri mattina ha invaso via Solda.

È Casaglio ancora una volta a subire i danni peggiori di questi episodi alluvionali, con il torrente La Canale che ha scaricato altra acqua lungo le vie. Certamente un episodio di gran lunga meno drammatico rispetto a quello registrato domenica sera, quando il torrente è esondato con violenza inaudita. Ora il meteo pare possa dare una tregua, fondamentale per far sì che l’acqua defluisca e che i corsi d’acqua si sgonfino, e per riportare un po’ di normalità agli abitanti di queste zone delle provincia, particolarmente martoriate dal maltempo.

A Sarezzo

Tra danni pubblici e soprattutto privati si parla di alcuni milioni di euro. Sono state più che deleterie le conseguenze delle piogge cadute nella notte tra il 9 e il 10 giugno a Sarezzo. Al punto che il Comune ha attivato la procedura di Somma urgenza per poter eseguire quanto prima interventi di messa in sicurezza basilari per 280mila euro, chiedendo alla Regione un contributo per coprire la metà della spesa.

Il maltempo ha causato l’esondazione di alcuni torrenti del reticolo idrico minore (Gombiera, rii Zuccone, Grima Rotta e Noboli) e il conseguente allagamento di varie strade: le più colpite sono state le vie Seradello, Cellini, Petrarca, della Fonte, Patrioti, Beccaria, piazza Antonini, via San Bernardino, Armieri e via fratelli Capponi.

Le strade di acqua e fango hanno finito con l’invadere diverse abitazioni private e svariate aziende. In un primo momento sono intervenuti i Vigili del fuoco e la Protezione civile. Poi è stata la volta dei neo amministratori comunali: non ha avuto il tempo materiale di sistemarsi in Municipio la sindaca Valentina Pedrali, che il giorno successivo alla sua elezione già era sul territorio per registrare i danni causati dall’esondazione.

Al lavoro

«Ci siamo subito attivati con il nostro ufficio Tecnico, quello della Regione, il geologo e il personale della Protezione civile di Sarezzo, di Lumezzane, la Sevac di Concesio e quella provinciale - racconta Pedrali -. Insieme abbiamo fatto il sopralluogo nelle zone colpite, ovvero quelle attorno al torrente Gombiera e al rio Noboli e i volontari hanno dato una mano a svuotare i locali allagati».

Dopodiché il Comune ha invitato i privati a segnalare la presenza di eventuali danni: una cinquantina tra abitazioni e ditte. «Si è resa necessaria l’emanazione di un’ordinanza per la creazione di due zone di stoccaggio provvisorio per il deposito dei rifiuti speciali, una nella zona del Redaelli e una all’ex Calcestruzzi saretina - spiega Pedrali -. A breve li analizzeremo in vista dello smaltimento». La priorità ora è la messa in sicurezza dei versanti e la pulizia dei torrenti e degli scoli montani riempiti dai detriti a causa delle piogge. In questa infelice situazione si è però attivata una catena di solidarietà non indifferente: «Quando sono stata alla Maflan - racconta la sindaca - ho trovato 40 persone tra cui diversi cittadini intenti a dare una mano per sistemare e ripulire».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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