CronacaGarda

Il Garda piace e adesso arrivano anche arabi e nordamericani

Una giornata organizzata da Visit Brescia ha permesso di tracciare un bilancio: Per qualcuno la stagione 2024 si chiuderà addirittura con un aumento delle presenze del 5% sul 2023
Molti i turisti sul lago di Garda anche nel 2024 © www.giornaledibrescia.it
Molti i turisti sul lago di Garda anche nel 2024 © www.giornaledibrescia.it
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Più forte del maltempo, della crisi in Germania, delle guerre e di una congiuntura internazionale carica di incertezze. La destinazione Garda piace sempre e il turismo tiene. Per qualcuno la stagione 2024 si chiuderà addirittura con un aumento delle presenze del 5% sul 2023. Altri parlano di numeri sostanzialmente in linea con quelli dello scorso anno. Ma tutti sono concordi nel tracciare un bilancio positivo, che va comunque collocato nel perimetro di un settore in profonda trasformazione, con mercati (storici) in contrazione e altri (nuovi) in espansione.

Tirare le somme

L’occasione per fare il punto sulla stagione è stata offerta da «Active Lake Garda», evento promosso da Visit Brescia in collaborazione con il Consorzio Garda Lombardia che ieri ha messo in contatto al palazzo dei congressi di Limone 23 «seller» bresciani (alberghi, catene di hotel e agenzie viaggi) con buyer provenienti da Francia, Italia, Regno Unito, Repubblica Ceca, Stati Uniti e Svezia, con l’obiettivo di vendere il lago come destinazione outdoor.

Forte la presenza sul Benaco © www.giornaledibrescia.it
Forte la presenza sul Benaco © www.giornaledibrescia.it

Si lavora già al 2025, quindi, e intanto si tirano i primi bilanci sul 2024. «Il vero fenomeno della stagione – dice Andrea Maggioni, vice presidente di Visit Brescia – è la crescita delle presenze nordamericane e arabe». Sono mercati ancora marginali, ma in costante sviluppo, che segnano una tendenza di cui il settore deve tener conto. Le presenze nordamericane in provincia di Brescia sono passate dalle 39mila del 2021 alle 135mila del 2023. Quelle dei turisti provenienti dal medio Oriente sono salite dalle 27mile del 2022 alle 40mila del 2023. Presenze in crescita anche da Polonia, Repubblica Ceca e Ungheria, dove un benessere sempre più diffuso genera nuovi viaggiatori.

Contrazione

D’altro canto – rilevano gli operatori – continua la contrazione del movimento tedesco, che in ogni caso rimane il più significativo per il Garda. «È un mercato – dice il direttore di Visit Brescia Manuel Gabriele – caratterizzato da una crescente frammentazione della nazionalità della clientela».

Sul Garda forse più presenze che nel 2023 © www.giornaledibrescia.it
Sul Garda forse più presenze che nel 2023 © www.giornaledibrescia.it

Ed è un bene, perché così il portafoglio non dipende dall’andamento di una singola regione di riferimento. «L’Europa – aggiunge Maggioni – è in declino demografico ed economico, da qui la visione di Visit Brescia che ha investito in promozione in Nord America e negli Emirati Arabi». Il boom dei visitatori arabi, per ora limitato a Limone e all’alto lago, sarebbe dovuto in buona parte alla promozione generata da alcuni travel influencer ospitati sul Garda negli anni scorsi.

La promozione, insomma, pur utilizzando nuovi canali, resta una delle chiavi del successo turistico. «Faremo promozione in sinergia con Regione Lombardia e Garda Unico – dice il presidente del Consorzio Garda Lombardia Marco Girardi – non solo presso le fiere internazionali di settore, ma anche sul web, affidando la narrazione del territorio agli influencer». Il turismo è cambiato e cambia anche il modo di attrarre i visitatori.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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