CronacaGarda

Il Garda è una meta per tutto l’anno, e si prepara per le feste

Gli alberghi, anche in novembre, pieni all’80% e ci sono molte richieste per il periodo di Natale. Nello stesso periodo, negli hotel 5 stelle di Limone, l’occupazione era al 60 per cento
Clima mite, paesaggi da cartolina e tante iniziative
Clima mite, paesaggi da cartolina e tante iniziative
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«Il Garda è un brand mondiale che non conosce più stagioni». Parole di Marco Girardi, presidente del Consorzio Garda Lombardia, colosso turistico che rappresenta i Comuni e gli operatori della riviera bresciana del Benaco. Non si parli più, insomma, di bassa stagione o di periodo morto.

«Il lago – continua Girardi – è sempre più una destinazione per tutto l’anno. A metà novembre nel basso lago gli albergatori registravano un’occupazione dell’80 per cento. Nello stesso periodo, negli hotel 5 stelle di Limone, l’occupazione era al 60 per cento, soprattutto grazie al turismo arabo. E per i fine settimana di dicembre si prevede una considerevole richiesta da parte degli italiani, sia per hotel di categoria superiore che per sistemazioni alla portata di tutti, come bed & breakfast e case vacanza».

La strategia

Certo, per lanciare definitivamente il Garda come meta di invernale (com’era del resto a fine ’800), servirebbe un cambio di mentalità e di passo da parte degli operatori – più negozi, ristoranti, bar e hotel aperti – ma la tendenza fa ben sperare. Le presenze turistiche che si registreranno in queste ultime settimane del 2024 saranno tra l’altro la ciliegina sulla torta di una stagione di grande soddisfazione per il comparto turistico.

Ancora dati ufficiali non ce ne sono, ma qualche Comune ha già tirato le somme calcolando le presenze in base ai dati dell’imposta di soggiorno. Mediamente si registra, rispetto al 2023, un incremento del 3-4%. Non male, visto che il 2023 è stato un anno record, nel quale il Garda nella sua interezza ha sfondato, come rivela un’analisi del Centro studi di Confindustria Brescia elaborata su dati Istat diffusa lo scorso 11 novembre, la quota di 25 milioni di presenze e di 6 milioni di arrivi. Presenze e arrivi registrano ovviamente un’impennata nei mesi estivi, ma il soggiorno invernale, fino a qualche anno del tutto marginale, sta crescendo.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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