Il Gabbiano vola: nuova sede a Brescia e servizi in gestione a Gussago e Pontevico
Nuovi cieli ed orizzonti per il Gabbiano. La cooperativa sociale di Pontevico ha inaugurato oggi la sede amministrativa di via Malta, punto di riferimento per i suoi mille dipendenti impegnati nei servizi erogati a Brescia e nell’hinterland. Non solo.
Dal primo aprile, mediante contratto d’affitto di ramo d’azienda, ha preso in gestione per 15 anni tre strutture della Fondazione Richiedei di Gussago: la Residenza sanitaria assistenziale (Rsa con 113 posti, di cui 18 per Alzheimer), il Centro diurno integrato (28 posti), la Rsa aperta con servizi a domicilio. Dal 16 marzo, invece, il reparto sub acuti (20 letti) aperto temporaneamente nel Centro Cure di Pontevico è diventato definitivo: nell’ambito della Asst del Garda sarà collegato all’Ospedale di Manerbio.
Con quest’ultima novità «rinasce» l’Ospedale di Pontevico, chiuso nel 1978, acquisito dalla cooperativa Il Gabbiano nel 2001 e riqualificato interamente. Oggi, oltre ai sub acuti, accoglie l’hospice, le unità di cure palliative e di cure palliative domiciliari. Accanto, a formare una cittadella sanitaria, c’è il complesso con i poliambulatori e il centro psichiatrico, sempre del Gabbiano.
Sviluppo
La familiarità del Gabbiano con la Fondazione Richiedei è di lunga data. Già nel 2008 la cooperativa aveva «affittato» alcune attività per dieci anni e dal 2020 gestiva in appalto l’erogazione dei servizi socio-assistenziali, educativi e alberghieri. La nuova presa in carico diretta delle strutture, spiega il direttore della cooperativa Francesco Luzzardi, «consolida la nostra presenza su questo territorio, così da potenziare e sviluppare la collaborazione con l’Ambito 2, Brescia Ovest, non solo nei servizi per la disabilità e per gli anziani, ma anche nei servizi scolastici e domiciliari». La Rsa gussaghese, dunque, sarà «baricentro di un impegno più significativo» nell’hinterland ovest del capoluogo.
Anche il reparto per sub acuti di Pontevico arriva da lontano. Dopo il suo trasferimento a Leno da parte dell’Asst del Garda, nel 2020 gli spazi sono stati messi a disposizione per la cura dei sub acuti del Covid. «In venti giorni - ricorda Luzzardi - il reparto fu riallestito; poi è stato chiuso e riaperto più volte secondo la curva pandemica».
Covid
Finita l’emergenza si era pensato di destinarlo a Ospedale di Comunità (Il Gabbiano era risultato primo nel bando regionale). Tuttavia, grazie a nuove regole regionali del 2024, è stato possibile mantenere la qualifica di reparto per sub acuti, che servirà la Bassa.
«Da sempre - commenta lo storico fondatore e presidente del Gabbiano, Giacomo Bazzoni - mettiamo al centro la persona. Abbiamo cominciato con i disabili, poi la nostra attività si è allargata agli anziani, ai malati, ai fragili. Investiamo molto sui nostri dipendenti».
Quattro mesi fa la sede di Brescia in via Volta è stata distrutta da un incendio e da lì è cominciata la ricerca di nuovi spazi. Inaugurati oggi in via Malta 12. «Mantenere una sede in città - spiega il direttore Luzzardi - ha lo scopo di fornire uno spazio strategico accessibile agli interessati e agli stakeholder senza recarsi a Pontevico». A Brescia il Gabbiano cura per il Comune l’assistenza scolastica ai bambini disabili; gestisce la Rsa Vittoria di via Calatafimi e il nido Corte Chiara di via Trento; eroga i servizi domiciliari per le Fondazioni Casa di Dio, Casa d’Industria e Brescia Solidale. A Paderno gestisce la Rsa Fratelli Zini ed è fresca la presa in carico dell’asilo nido di Cellatica.
La cooperativa è nata nel 1988 per promuovere l’integrazione delle persone più fragili. Conta duemila e duecento dipendenti, oltre cinquecento soci; nel 2022 ha realizzato un fatturato di 56 milioni. Gestisce servizi nelle province di Brescia, Cremona, Pavia, Milano e Verona. Si occupa di minori, disabili fisici, psichici e sensoriali, anziani, malati in fase terminale, pazienti bisognosi di cura e riabilitazione. «Creiamo servizi e occasioni di lavoro», dice il direttore Francesco Luzzardi. Dal 1988, quando nacque in casa di Giacomo Bazzoni, il Gabbiano ha compiuto voli sempre più larghi e sicuri. Un viaggio che continua.
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