«Il fuori stagione scommessa vincente»
Il lago di Garda si appresta a vivere un Capodanno straordinario, preludio di un 2025 per certo scintillante. E questo nonostante la capacità ricettiva del Benaco non sia in questo periodo dell’anno «a pieno carico»: non tutti gli alberghi sono aperti, ma quelli che lo sono e hanno deciso di scommettere sul turismo di fine anno sono stati premiati.
È certamente così sull’alto lago. Come accade a Salò, dove, dice Davide Sari, presidente del Carg, il locale consorzio albergatori, «qualche hotel riaprirà a partire da Santo Stefano, visto che il Natale lo si passa in famiglia». Sarà una stagione invernale brevissima, ma intensa: «Le strutture aperte per Capodanno – annuncia Sari – sono al completo». Non mancano le proposte per veglioni e soggiorni relax a cavallo dell’ultimo dell’anno, soprattutto nei grandi alberghi di lusso dotati di spa e piscine coperte, come i 5 stelle A-Rosa a Salò, Lefay Resort a Gargnano e Park Hotel Imperial a Limone. Altri, come Eala a Limone, hanno invece scelto di non riaprire prima di marzo.
A Desenzano e nelle principali località del basso lago la situazione si presenta altrettanto positiva. L’occupazione alberghiera delle strutture che hanno deciso di aprire in occasione delle festività di fine anno si attesta attorno al 90% e i numeri già straordinari raggiunti nel 2024 sono destinati a crescere ulteriormente con il 2025. Le prenotazioni indicano già un incremento del 20% rispetto all’anno che sta per concludersi, con una previsione di crescita complessiva dell’11%, nel 2024, rispetto al 2023.
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