Il francobollo di Poste che commemora la strage di Piazza Loggia

Fa parte della serie «contro ogni forma di terrorismo», che ricorda anche il magistrato Mario Sossi, sequestrato dalle Brigate Rosse, e l’attentato al treno Italicus
Il francobollo che commemora la strage di Piazza Loggia nel cinquantesimo anniversario
Il francobollo che commemora la strage di Piazza Loggia nel cinquantesimo anniversario
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Tre nuovi francobolli italiani «contro ogni forma di terrorismo» sono stati emessi in questi giorni: tutti e tre sono validi per la posta ordinaria. Sono dedicati a Mario Sossi, il magistrato vittima di un sequestro delle Brigate Rosse nel 1974, alla strage di Piazza della Loggia a Brescia (1974, otto morti e cento feriti) e all'attentato contro il treno Italicus (1974, 12 vittime e 48 feriti).

La bambina in piazza Loggia

Le vignette mostrano: in primo piano una bambina che depone dei fiori in Piazza della Loggia a Brescia, dove il 28 maggio 1974 vi fu un attentato terroristico, sullo sfondo i portici con la Torre dell'Orologio; un ritratto del magistrato Mario Sossi, vittima di un sequestro terroristico a Genova il 18 aprile 1974; il treno Espresso 1486 Italicus diretto a Monaco di Baviera, colpito dall'esplosione di un ordigno di matrice terroristica il 4 agosto 1974, all'uscita della «galleria degli Appennini», nei pressi della stazione di San Benedetto Val di Sambro vicino Bologna.

  • La strage dell'Italicus, nel 1974
    I francobolli di Poste Italiane che ricordato le vittime del terrorismo - La strage dell'Italicus, nel 1974
  • Mario Sossi, rapito dalle Brigate Rosse
    I francobolli di Poste Italiane che ricordato le vittime del terrorismo - Mario Sossi, rapito dalle Brigate Rosse

Il bollettino illustrativo che accompagna l'emissione dei francobolli presenta le firme di Manlio Milani, presidente Casa della Memoria per la strage di Brescia il quale ne ricorda «la matrice neofascista»; Gabriella e Fiorella Sossi, le figlie di Mario Sossi; mentre non è firmata la commemorazione dell'Italicus, cui si ricorda che questo «atto di matrice neofascista, come ricostruito dalla magistratura, colpì ignobilmente individui che stavano semplicemente viaggiando, ignari del destino crudele che li attendeva».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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